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Spaghetti con il topinambur

Il topinambur è un tubero. In sostanza la radice di quel bel fiore giallo simile a maxi margherite che possiamo notare nei terreni marginali e incolti a fine estate. E’ un frutto della salute e non dovrebbe mancare in nessun orto. Attenzione però, è infestante. Occorre quindi curarne la diffusione. Per averlo a disposizione potete mettere a terra alcune radici (tuberi), fra poco (gennaio – febbraio), casomai coprendo con foglie secche per evitare il ghiaccio.

Il suo sapore da cotto è delicato, dolciastro.

Assomiglia al carciofo, ma anche alla carota, alla vaniglia. In cucina si usa in diversi modi. Noi ci facciamo il risotto, lo mettiamo su crostini di pane. Ultimamente, seguendo un consiglio di Nevio Ronconi, che ringrazio, ci abbiamo condito gli spaghetti – vanno bene anche i maccheroni – e il risultato è stato sorprendente.

La ricetta è semplicissima, del tipo cacio e pepe.

Pulite le radici, togliendo la pelle esterna e le eventuali parti più coriacee. Tagliate a cubetti o rondelle.

In olio evo, passate aglio e il topinambur sminuzzato. Cuocete per 4-5 minuti, aggiungendo poca acqua se serve.

Scolate la pasta e versatela in padella con mezzo mestolo di acqua di cottura. Aggiungete abbondante pecorino (un pugno per commensale e abbondante pepe macinato. Saltate per incorporare gli ingredienti, aggiustate di sale e servite.

 

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