I borghi

Fano, il solito bel carnevale

Dicono sia dal 1300 e rotti che lo fanno. A Fano, anche quest’anno, il solito bel carnevale. Manifestano per tre domeniche, ma dietro c’è il lavoro di un anno di una comunità coesa e che, almeno apparentemente, fa squadra con i comuni vicini.

Il viale della sfilata è ampio, l’ingresso è gratuito. Quest’anno era d’obbligo il tema della sicurezza; abbiamo notato un grande sforzo organizzativo, percorso obbligati, tantissimi volontari che davano una mano. Qualche fila, ma ben sopportata da tutti. Bambini in strada e famiglie tranquille.

Carri, come case di due piani, di diverse categorie, ma tutti pensati e costruiti con maestria. Ha prevalso il “politicamente corretto”, con i nostri politici di moda tutti sorridenti, quasi a volerci tranquillizzare, seppure alla vigilia di elezioni che appaiono assai complicate. Pure Trump, una maschera in natura, appariva rassicurante. Su questo si potrebbe fare qualche garbata obiezione.

E se le gazze, ladre per natura, si perdevano nel carro dei grandi ladri che richiamava un tema ben presente a noi tutti, qualcosa nella iconografia carnevalesca fanese è mancato. Penso al dramma dell’Africa, ai pericoli per la sorte del pianeta. Poi, a papa Francesco.

A Fano noi vogliamo bene. E’ per questo che ci piace interloquire con i fanesi. Viviamo la città come turisti, ma questo non rappresenta un demerito. Ci piace la propensione ad accogliere tutti, la scelta di una modernità che tiene dentro la Confraternita del fico e il Centro sociale in spiaggia.

Piace il rapporto che hanno con il mare e i suoi prodotti, che appare rispettoso. Ed è questa la vera ragione che ci porta spesso a Fano. Possiamo acquistare pesce direttamente dal pescatore mentre lo toglie dalla rete, ammannirlo nel camper e portarlo a casa, da conservare. E sempre andiamo nei ristorantini per assaggiare quel pesce, come lo cucinano loro, con indubbia maestria popolana e proprio quello pescato davanti casa.

Stavolta abbiamo notato lavori volti a contenere scarichi in mare. Una buona cosa che forse corregge errori del passato, che noi romagnoli ben conosciamo. Restiamo in amichevole attesa di sistemazioni adeguate per chi viene a Fano col camper. Ieri penso fossimo oltre 300. Una fetta di turisti che anche a Fano fanno bene.

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