Finalmente, le piazze

Il cantiere per sistemare la piazza centrale di Castel Bolognese è partito. Forse è una delle ultime in Italia, ma adesso si fa. Ed è questo che conta.
Poche settimane fa, Castel Bolognese ha assunto il fregio di CittĂ d’Arte.  Nonostante i pesanti danni della guerra e alcune scelte urbanistiche abborracciate, Castel Bolognese merita questo titolo. Il suo impianto medievale ben riconoscibile, i portici, Santa Maria della Misericordia, palazzo Ginnasi e gli splendidi cortili interni che attendono di rivedere luce lo stanno a testimoniare. Le nuove piazze daranno valore al nostro centro storico.
L’idea di tre piazze distinguibili e polifunzionali è convincente, dovendo intervenire in spazi e ambiti non pregevoli. Facendo quindi di necessitĂ , virtĂą. Sono convinto che con l’avanzare dei lavori, si capirĂ che non vale pena rovinare l’armonia di un buon lavoro per quattro parcheggi di auto. E piazza Fanti potrĂ così diventare il salotto buono della nostra cittĂ .
Poi verrĂ il tempo della circonvallazione che porterĂ fuori Castello il traffico che non è di Castello. Così, via Emilia Interna potrĂ tornare ad essere Corso Garibaldi, una strada cittadina. Intanto i turisti avranno cominciato a segnare nelle loro agende il nome di Castel Bolognese. Oltre che in auto, potranno venire in bici e a piedi – grazie al percorso ciclabile e della memoria lungo il Senio ipotizzato sabato scorso al Teatrino.
Le auto troveranno posto nei tanti parcheggi intorno le mura, che molti ci invidiano. Poi potrĂ esserci un sistema coordinato e continuo di percorsi ciclo pedonali per coloro che preferiranno sistemi di locomozione non inquinanti e salutari (il futuro, come in alcuni paesi del mondo si sta giĂ ipotizzando).
I turisti dovranno anche dormire, e questo è a Castel Bolognese un tasto dolente. Allora si potrĂ pensare ad una struttura nella zona industriale (casello autostrada), casomai legata ad una delle nostre storiche aziende. Si potrĂ ipotizzare lo sviluppo dell’albergo diffuso dei B&B e degli Agriturismo. Si potrĂ promuovere quel vetusto, grande edificio davanti alla Biblioteca comunale per farne una moderna foresteria e, perchè no, la sede di quel Polo museale di cui ci sarebbe proprio bisogno.
Solo sogni o anche speranze?