Sono uno “sprovveduto”
Ieri pomeriggio una persona ignota ha visitato la mia auto in sosta; non so con certezza dove, ma certamente in luoghi, aperti e frequentati. Il ladro ha frugato nel portafoglio ed ha asportato il poco denaro che c’era e il bancomat, lasciando tutto in perfetto ordine.
Per sicurezza ho fatto bloccare immediatamente il bancomat, telefonando al numero verde segnalato nello sportello bancario e questa mattina mi sono recato alla banca per informarli e chiedere una nuova tesserina.
L’impiegata della banca mi ha detto che occorreva la denuncia. Mi sono recato immediatamente dalle Forze dell’ordine ed ho fatto la denuncia. Potevo scegliere, se denunciare lo smarrimento o il furto. Ho deciso di denunciare un furto, perché di questo si è trattato. Naturalmente ho dichiarato che potrei non avere chiuso l’auto, quindi, di essere stato “un coglione”.
Lo so, è vero. Con il mio presunto, comportamento potrei avere facilitato il compito del ladro e, con la mentalità corrente, molti sono portati a pensare che io sia stato responsabile, quasi quanto il ladro.
Io non la penso in questo modo. Penso che non si debba essere schiavi della paura – del ladro, del diverso, dello straniero. Penso che in via di principio debba sempre guidarci il sentimento della fiducia – verso il prossimo, verso le forze dell’ordine, verso tutti.
Comprendo, ma dubito che, per chi ha paura, la cosa migliore da farsi sia quella di barricarsi nei suoi territori – ufficio, casa, auto – sguarnendo così il territorio dell’azione deterrente determinata dalla presenza delle persone.
Mi rendo conto di avere divagato.
Tornando all’argomento, nella sostanza voglio dire che nessuno dovrebbe sentirsi mai partecipe del furto subito. Penso che si debba sempre denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine e che si debba chiedere il massimo sforzo per essere tutelato, offrendo il proprio contributo.
Nel mio caso, con ogni probabilità ho subito il danno a Voltana nel corso di una manifestazione podistica. So di per certo che questi furti sono frequenti, temo però che pochi ne parlino e si pongano nell’ottica di affrontare il problema. D’altronde oggi abbiamo meno voglia di interrogarci, reagire, rivendicare; preferiamo subire in silenzio.
Io penso che il fenomeno dei furti alle auto nel corso di manifestazioni podistiche dovrebbe essere contrastato. Occorre che le società organizzatrici denuncino il fenomeno e che chiedano alle forze dell’ordine una presenza adeguata a scoraggiare e a reprimerlo.