Racconti

Margot, cresce

Tu chi sei: io. Ed io chi sono: tu. Sembra la battuta salace di un mio caro amico novantenne, ma non è così. E’ Margot che inizia ad esprimersi, lasciandoci pensosi, ma col sorriso sulle labbra.

Per noi Margot è stata la donna dell’anno. Abbiamo avuto la fortuna di stare con lei tanto tempo, a casa nostra, e questo ci ha consentito di apprezzare quanto sia bello vedere una bimba che cresce. Ogni giorno qualcosa di nuovo: nei movimenti, nel linguaggio, nel modo di interloquire, nella personalità che si forma. E la gioia di vedere come, a modo suo, esprime apprezzamento per il lavoro dei “nonni”, certamente sinergico, ma anche diverso da quello dei genitori.

Noi, nonni di Margot, avendo più tempo a disposizione, tendiamo ad ampliare gli spazi attorno a lei. Cosa che pensiamo la aiuti a meglio comprendere l’atteggiamento più sobrio dei genitori. Noi abbiamo più tempo per parlarle, mostrarle e metterla in contatto con ciò che ci circonda, invitandola a scoprire lentamente la realtà. Lo scopo è che conosca tante cose, tante più cose possibili, perchè crediamo che quella sia la base da cui partire per essere una persona libera, fiera di se stessa e in pace col mondo.

Margot ha cambiato il senso della nostra vita rendendolo normale e questo ci condizionerà fino in fondo. Ci sta dando fiducia, vigore e quel senso di serenità che ci aiuta a vedere sotto una positiva luce il futuro.

Cara Margot, quando leggerai queste e le altre parole che ti abbiamo dedicato e che ti dedicheremo, prenditi un poco di tempo per riflettere. Poi continua a testa alta per la tua strada.

 

 

 

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