AmbienteAmici del SenioCastel Bolognese

Risposta a segnalazione su sicurezza Senio

Si attendono i progetti di Figliuolo

Abbiamo ricevuto dall’Autorità del fiume risposta alla segnalazione fatta dal Comitato Alluvionati di Castel Bolognese in data 12 aprile 2024  Il Senio non è ancora sicuro

Ringraziamo per la risposta non formale che, nella sostanza, rinvia il tema del rafforzamento dell’argine del Senio nel tratto Ponte del Castello – Tebano ai progetti operativi che il commissario Figliuolo deve presentare entro il 30 giugno e di cui, nel merito, non si sa purtroppo ancora nulla. E questo la dice lunga circa il tema della partecipazione.

Tuttavia la risposta è interessante per l’informazione che fornisce circa la situazione pre-esistente rispetto quel tratto di argine – situazione conosciuta da tanti e allo stesso tempo negata – crollato sotto i colpi delle fiumane di maggio scorso.

E’ interessante perchè ci dice che i lavori di pulizia e di riassetto rispetto la condizione precedente, continueranno (infatti in questi giorni abbiamo visto i trattori all’opera al Fornaciotto). Ci dice con chiarezza che per le crepe al ponte di Tebano dobbiamo rivolgerci alla Provincia e che la competenza degli attingimenti irrigui e del rispetto delle regole è in capo alla Protezione Civile regionale.

Questo il testo della risposta che invitiamo tutti a leggere con attenzione.

Oggetto: Torrente Senio – Comitato Alluvionati Castel Bolognese / Associazione Amici del Senio – Risposta a segnalazioni pervenute via email in data 12.04.204

In merito alla Vostre segnalazioni relative allo stato del torrente Senio nel tratto Diga Steccaia – Biancanigo (ns. prot. 24048 del 12/04/2024), si comunica quanto segue.

Preliminarmente, è necessario precisare che il tratto oggetto di segnalazione, come tutto quello tra Riolo Terme e Ponte del Castello (Via Emilia), è caratterizzato in prevalenza da argini non demaniali, ma da opere realizzate su aree di proprietà privata, per la difesa di aree agricole dalle acque del Senio. Sono, pressoché tutti, oggetti che prima dell’evento di maggio si presentavano manutenuti da parte dei proprietari/concessionari, a volte con manomissioni varie dovute all’uomo (da scarichi dei campi, piantumazioni sopra o ai piedi, ecc…).

In questo contesto l’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, tramite i propri Uffici Territoriali, ai sensi della L.R. 13/2015, è legittimata a intervenire per l’attuazione degli interventi di messa in sicurezza idrogeologica, idraulica e di manutenzione del reticolo idrografico programmati dalla Regione e, nell’ambito della gestione dell’emergenza e dello svolgimento del servizio di piena, alla realizzazione delle attività emergenziali utili e possibili sia per fronteggiare un reale e imminente pericolo per la pubblica incolumità connesso alla fuoriuscita delle acque dalle arginature, sia qualora si sia già verificato tale evento.

Ai sensi della L. 100/2023 è stato poi costituito con Ordinanza n. 22/2024 il Gruppo di Lavoro deputato alla redazione del Piano Speciale di cui all’articolo 20-octies, comma 2, lettera c), del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2023 n. 100, con il compito di definire le linee di indirizzo per l’assetto idraulico dei territori colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023, assumendo a riferimento anche i nuovi scenari determinati dalla straordinarietà degli eventi stessi, e programmando di conseguenza gli interventi di messa in sicurezza necessari. Tale piano, nella versione preliminare, è stato recentemente approvato e pubblicato ed ai contenuti dello stesso si rimanda per ogni ulteriore dettaglio. Il documento è disponibile al link https://commissari.gov.it/media/j2ie5eyc/piano-speciale-preliminare.pdf .

Nel breve periodo sono stati attuati gli interventi urgenti per ridare officiosità idraulica al fiume (pulizia dell’alveo e la sistemazione delle sponde) e per ripristinare lo stato ex ante dando continuità al sistema di rilevati esistenti in sinistra migliorando per l’inverno 2023/24 la capacità di deflusso e di difesa dell’abitato di Castel Bolognese. Infatti, gli interventi eseguiti a partire dal 2 maggio 2023 hanno rispettato quanto indicato nella pianificazione di bacino vigente e si è trattato di interventi di somma urgenza o interventi urgenti per il ripristino delle condizioni di sicurezza antecedenti gli eventi di piena, conformemente a quanto stabilito negli atti emessi dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione.

Nel lungo periodo, invece, l’aggiornamento del Piano dovrà agire sul nuovo assetto difensivo e sui vincoli territoriali indotti dalla Pianificazione.

È in corso di esecuzione un intervento nel tratto collinare del Senio; a Biancanigo, saranno rimossi eventuali tronchi o altri depositi che potrebbero costituire un pericolo al normale deflusso idrico, verrà data continuità alla golena sinistra in località Fornaciotto e sarà ripristinata la sommità dei rilevati in sx idraulica.

Per quanto riguarda gli attingimenti dell’acqua a scopo irriguo, le concessioni sono gestite da Arpae in seguito alla LR 13/2015; l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile rilascia l’eventuale nulla osta idraulico ai sensi del R.D. 523/1904 (Testo unico sulle opere idrauliche).

Non si entra nel merito dello stato del ponte di Tebano in quanto di competenza della Provincia di Ravenna, cui è necessario rivolgersi per le dovute risposte.
….. .
Cordiali saluti.
Il Responsabile dell’Ufficio Territoriale

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