Verde pubblico e privato

I molti dubbi della Regione sulla potatura dei tigli di viale Cairoli

Castel Bolognese - Viale Cairoli

Il comitato Ambiente e Paesaggio ci fa conoscere tramite il proprio sito ciò che pensa la regione Emilia-Romagna sulla vicenda della potatura dei tigli del viale della stazione di Castel Bolognese. Cliccando su dulcameraerba potete leggere il testo della lettera della Regione.

Ebbene. Impariamo che la Regione dispone di un servizio Fitosanitario a disposizione dei comuni che, fra altro, “Fornisce le linee guida e il supporto specialistico per la protezione delle piante ornamentali e forestali in aree urbane e extraurbane”.

La Regione, dopo avere visto le foto del viale dopo la potatura, dice che ” Si tratta di un intervento estremamente drastico, che si configura come una vera e propria capitozzatura”

La Regione, dopo avere letto il comunicato reso pubblico, firmato dagli Assessori ai lavori Pubblici e Ambiente, dice che le ” affermazioni riportate meritano un serio approfondimento” che non può essere realizzato con una semplice nota.

La Regione si dichiara disponibile ad un incontro con l’obiettivo di fornire un contributo utile alla corretta gestione dell’alberata in questione, finalizzato a tutelare la sicurezza delle persone e al contempo la sanità delle piante”.

Va detto che il servizio Fitosanitario della Regione rivolto ai comuni, è, se non erro, gratuito. Quindi nulla sarebbe costato agli uffici competenti, servirsene. Si è preferito agire, e forse sbagliare, in solitudine, nonostante che la stessa Regione, interessata dal Comitato, pare sia intervenuta per fare presente i propri dubbi a potatura da poco iniziata. Ma senza alcun esito.

Si spera che l’Amministrazione comunale, alla luce della nota della Regione, adotti le necessarie iniziative per approfondire e chiarire in tempi brevi la vicenda, e che nel frattempo ci si esima da ogni altro intervento sugli alberi ornamentali della città.

Ultimamente sono stati ancora tagliati dei tigli, ritengo, perchè vuoti all’interno. Non vorrei mai che anche in questo caso si sia peccato di una certa superficialità. Il docente che ultimamente ha parlato a Faenza, invitato dal Comune, ha detto chiaramente che in molti casi gli alberi cavi non sono affatto pericolosi, portando l’esempio dei tubi. Ciò in quanto la vita e la tenuta strutturale dell’albero maturo è affidata agli ultimi anelli del tronco.

Come si vede, il problema del trattamento degli alberi ornamentali in una città è, innanzitutto, un problema culturale. Ne deriva che le iniziative che dovranno essere assunte, dovranno essere all’altezza della situazione.

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