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Il giro delle sette chiese di campagna a Castel Bolognese

Per riconnetterci con noi stessi e con il territorio

Due anni fa, sostenuto dagli Amici del Senio e dalla Pietro Costa, presi parte ad un concorso di idee per Castel Bolognese. Proposi il Giro delle sette chiese. Si tratta delle sette chiese di campagna di Castel Bolognese, tutte attive e certamente con una storia dietro loro. Una storia che affonda le radici nella tradizione popolare locale e che merita di essere ricordata.

Questa idea non vinse il concorso, ma lo scopo con cui partecipai non fu certamente quello. Oggi, dopo la catastrofe di maggio, penso sia utile riproporla. Andare a piedi o in bici per strade, stradelli e per i sentieri della nostra campagna, fra i quali il tratto di argine del Senio che va da Tebano al Ponte del Castello, ha il senso di riconnetterci innanzitutto con noi stessi, poi col nostro territorio, così martoriato, ma con tutte le forze per potere risorgere.

Giorni fa abbiamo fatto il percorso in bici. Lo descrivo brevemente. Siamo partiti dalla stazione Fs dove è attualmente in costruzione la velostazione per le biciclette, un ampio parcheggio dedicato e servizi. Per via Canale, passando dal Molino Scodellino e da via Lughese, siamo arrivati alla chiesa di Casalecchio. Poi, per via Paoline Lesina alla chiesa del Borello; per via Serra alla chiesta della Serra. Da qui su fino al monte Querzola, punto più elevato di Castel Bolognese, e giù alla chiesa di Campiano. Percorrendo via Camerini, siamo arrivati alla chiesa di Tebano, che è sita in territorio di Faenza, ma che associamo molto volentieri, per tante ragioni, a Castel Bolognese. Da qui, percorrendo l’argine sx del Senio, si giunge alla chiesa di Biancanigo, poi, per via Rossi si torna sull’argine e si arriva al Ponte del Castello. Si attraversa l’Emilia con l’ausilio del semaforo a chiamata e per carraia di campagna si arriva alla chiesa della Pace; infine per le vie Zanelli e Serraglio, si torna al punto di partenza della stazione dei treni, e delle bici.

In tutto 26 chilometri con 224 metri di dislivello in salita e discesa, percorribili comodamente in bici, ma, se si è allenati, anche camminando o di corsa.

Il percorso si sviluppa per 6 km sull’argine del fiume, quindi non a contatto con veicoli a motore, gli altri 20 km sono lungo strade comunali, generalmente poco trafficate, eccetto il breve tratto dopo la chiesa del Borello fino alla via Emilia che percorriamo lungo la strada provinciale. L’attraversamento della via Emilia avviene alla rotonda, in sicurezza, potendo usufruire della ciclopedonale riservata.

Adesso l’impegno mio e delle Associazioni coinvolte è quello di dare luce al percorso, facendolo “parlare”. Ovvero ricercando tutti i motivi di interesse e porli in risalto. Per renderlo appetibile a tutti coloro – e sono un numero sempre maggiore – che traggono serenità e gioia nel contatto con la natura, con il paesaggio, con la storia e con la cultura dei luoghi. Infine andremo alla ricerca delle attività come cantine, ristorazione e quant’altro e anche dei prodotti di pregio delle nostre terre, da valorizzare.

Alla fine di questo lavoro, che presenteremo con una iniziativa pubblica, forse ad Acque e Miracoli a Tebano – edizione 2024, spetterà al comune di Castel Bolognese trarre le conclusioni che più riterrà opportune.

Di seguito potete ammirare le foto delle chiese e alcune altre prese qua e la. Solo per dare l’idea del viaggio. Poi ci lavoreremo.

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