I borghiViaggi

Grottammare e il suo bel lungomare

L’Autostrada dell’Adriatico fora con due tunnel Grottammare, forse è per questo che, con amici, abbiamo desiderato visitarla. La città è formata da un antico borgo medievale con ai piedi una vastissima marina che a sud realizza un tutt’uno con San Benedetto del Tronto. L’abbiamo visitata a settembre, quindi non in piena stagione turistica, ma il lungomare ci è apparso davvero bello. Uno dei più belli della costa adriatica. Viali ampi, alberati – qui dominano le palme – e ben tenuti; una ciclabile che la attraversa completamente e che si dipana sia verso sud che a nord; ampi spazi verdi; una particolare attenzione – in territorio di San Benedetto – ad allestimenti artistici, anche se in qualche caso le opere non soddisfano completamente.

Per chi come noi viaggia in camper ci sono diverse soluzioni, noi abbiamo scelto l’area Parallelo 43, costa (settembre) 18 euro al giorno e dispone di tutti i servizi indispensabili. Un gestore cordiale. E’ vicina alla ferrovia, ma alla notte i treni non girano e si dorme tranquilli.

La visita al borgo antico mi ha lasciato un poco di amaro in bocca. Siamo fra quelli più “belli d’Italia”, ma viene da chiedersi da cosa derivi poi questa qualifica. Le caratteristiche sono presso che quelle di tutti i borghi medievali di impianto romano: due strade principali che si intersecano, la piazza principale, il castello, o quel che resta, in cima. Diverse chiese. Percorrere le vie e viuzze è piacevole per la curiosità di pensare al passato, ma il fatto è che si vive la decadenza a partire dal fatto che non si incontra anima viva, o pochissime persone. Ho letto che nel borgo abitano 180 persone, un numero davvero irrisorio rispetto all’ampiezza. Alcune chiese – forse anche abitazioni – sono chiuse perchè non ancora messe in sicurezza dopo il terremoto del 2016.

Quello che si vede potrebbe lasciare presagire un problematico futuro di questo e di tanti altri borghi, se alcune cose non cambieranno. Una cosa bella, ma non vissuta rappresenta un ossimoro. Allora la politica e coloro che orientano le scelte culturali e turistiche del nostro paese dovrebbero interrogarsi se, invece di puntare sul “bello” – che poi non si capisce cosa ci sia di bello, visto che quasi tutti si assomigliano – non sia il caso di virare sul “bene”, ovvero, creare le condizioni affinchè nei nostri antichi borghi si viva bene e tornino così a ripopolarsi.

Tornando a cose più terrene, va detto che anche da queste parti si mangia ottimamente. Parlo del pesce. Abbiamo avuto alcune indicazioni che ci hanno portato nella zona del porto di San Benedetto del Tronto (meno di 1 km dall’area camper) e che ci hanno veramente soddisfatto. Al Ristoro del Porto – un locale organizzato a self service – abbiamo apprezzato buoni antipasti, minestre e frittura con alla fine un gradito caffè corretto con l’Amaro del Pescatore. Mentre al Ristorantino bar del Dopolavoro ferroviario – vicino alla Piazza del pescatore – abbiamo apprezzato una carbonara fatta col pesce davvero straordinaria e un ottimo fritto. In entrambi i locali a costi contenuti e in ambienti familiari.

Ed ora alcune foto dei luoghi visitati.

 

 

 

 

 

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