Senio, un convegno per insediare la memoria
Il Senio, fiume della memoria. Per lunghi mesi invernali fra il 44′ e il 45′ il Senio fu testimone delle atrocità della guerra nazi-fascista, della lotta di liberazione promossa dai partigiani e dell’azione decisiva degli Alleati. Migliaia di soldati e civili morirono, tante città furono distrutte.
Nei quattro mesi del fronte sul Senio tedeschi, partigiani e soldati Alleati – uomini di venti Nazioni – entrarono in contatto fra loro e con le popolazioni locali. Le atrocità della guerra, in molti casi lasciarono spazio ad una interlocuzione personale fra popolazione civile e i belligeranti, in fondo frutto della comune ripulsa di una guerra che certamente loro non avevano voluto. Si sedimentò un ricordo indelebile che ha fatto si che oggi, dopo settant’anni, soldati di allora o eredi tornino sul Senio per cercare la loro storia. A volte la trovano, altre no. E nella misura in cui non la trovano, essa, nel tempo, tenderà sempre più a perdersi.
Corriamo allora il rischio che, se in questi mesi celebriamo il 70° anniversario della Liberazione con la presenza sempre più labile di testimonianze dirette, forse non celebreremo l’80°. E’ ragionando su questo tema che gli Amici del Senio hanno pensato di approfondire l’argomento, trovando subito una fertile sponda nell’Amministrazione comunale e nell’Unione dei comuni della Romagna faentina.
La conseguenza è stata l’intesa per promuovere, la sera del prossimo 4 marzo, nel Teatrino del Vecchio mercato a Castel Bolognese, una conferenza affidata al giornalista e storico, Gabriele Ronchetti attivo da anni nelle ricerche sulla Linea Gotica e la Resistenza, autore di Una analisi storico-territoriale del Fronte del Senio e studioso di Una ipotesi di sviluppo del turismo della memoria.
L’iniziativa, inserita nel calendario delle celebrazioni del 70° della Liberazione promosso dal comune di Castel Bolognese, si propone di creare il presupposto per cementare nei luoghi la memoria storica di quei dolorosi avvenimenti e di farne elemento di cultura collettiva. Il Senio, testimone silente di quei tempi, è posto al centro del progetto per la sua valorizzazione come fiume della storia, capace di conservare il ricordo e di renderlo visibile, con scelte di carattere culturale e strutturale, agli occhi di quanti non vorranno dimenticare.
La conferenza sarà seguita dalla proiezione del video-documentario Lo sfondamento della Linea Gotica, curato dal giornalista della Rai Antonio Graziani che sarà presente alla serata. Esso mostra scene originali degli eserciti inglese e americano conservate negli archivi dell’Istituto Luce di Roma e dell’Imperial War Museum di Londra. Le immagini ci fanno vedere i momenti più drammatici del conflitto con gli attacchi alla Linea Gotica e le giornate che portarono alla Liberazione di tante città nell’aprile del 1945.