Ambiente

Zattaglia, come un nido nella valle

Carnevale 001A spasso per Zattaglia. Tanti conoscono questa frazione del comune di Brisighella per la grande festa al cinghiale. Altri la conoscono per lo strano campanile della sua chiesa, qualcuno per la battaglia della Divisione Friuli verso la fine della seconda guerra mondiale. Ma tutti la conoscono per la bella valle che la circonda e per i contrafforti della Vena del Gesso che la proteggono dal grande freddo del nord. Ieri è stata la nostra base per una bella scarpinata: su verso monte Mauro, poi a sinistra fino al valico di Monte Albano e giù per la tortuosa carrozzabile. Due orette, poco più, con circa 300 metri di dislivello in salita.

In basso c’era la nebbia, poi, salendo, l’abbiamo bucata e la vista del paesaggio innevato, sotto il sole, con la nebbia ai piedi, è stata splendida. Avevamo però l’idea di vedere l’ambiente dopo la pesante nevicata della scorsa settimana. Purtroppo, ancora una volta abbiamo potuto constatare il pesante tributo pagato al paesaggio dall’incuria dell’uomo.

Dopo la partenza, il primo sguardo è andato al Sintria. Questo torrente è il maggiore affluente del Senio e fino al suo incontro è un fiume di pari portata. Da decenni è privo di manutenzione. Il suo letto e le sue sponde sono colmi di alberi abbattuti e sterpaglie: una giungla inestricabile. Salendo verso monte Mauro si notano i danni di un bosco non coltivato. Alberi sradicati o mutilati, fili del telefono che corrono fra la vegetazione, troppi alberi indeboliti dall’edera. Ma ciò che veramente inquieta sono le tante frane, di diverse dimensioni. Esse testimoniamo incuria, ma sono anche il segnale di possibili futuri grandi danni, se non si interviene in tempo al loro consolidamento.

Occorrono finanziamenti. Tutta la Provincia questa  volta è stata colpita: costa, pianura, collina. Si è avuto notizia di cinque milioni, urgenti, stanziati dalla regione Emilia Romagna. Dove saranno spesi? Si è udito il fragore dei “bagnini” e la denuncia dei sindaci della collina. Il dubbio è se nell’allocazione dei contributi ci sarà equità, oppure andranno verso chi grida più forte?

Per il momento gustiamoci queste foto di un misto fra incuria e bellezza.

 

 

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