Cotignola, parte l’arena delle balle … di paglia
A Cotignola, là dove il Canale Emiliano-romagnolo incontra il fiume Senio, sta sorgendo l’Arena delle balle di paglia. Accade da diversi anni, in luglio, quando la luna è piena. Si tratta di un luogo non-luogo, nel senso che nessuno lo ha voluto così. E’ semplicemente capitato che così sia. Le rive del fiume che curvano, il settecentesco canale della chiusaccia che, curvando anch’esso, ma all’incontrario origina una spazio erboso. L’arena, appunto. Poi il bosco di acacie, le bellissime betulle del fiume, l’asta del Canale, una pompa che gli ruba l’acqua per buttarla nel fiume. Si arriva in quel luogo percorrendo carraie in mezzo ai campi, la riva del fiume, uno stradello bianco. Siamo dalle parti di lasa l’engia, il vecchio contadino famoso per i suoi splendidi buoi.
Questa sarà la cornice per otto giorni, dal 23 luglio, di musica, teatro, dibattiti e spettacoli vari. L’arena sarà costruita con mille balle di paglia. Ci sarà un preludio, il 14 luglio quando, alle 5,45 del mattino i volontari si troveranno per caricare le balle, accompagnati da un concerto di fisarmonica ed ocarina. Il 23 ci sarà Marco Paolini, in un ambiente che sembra creato a sua misura, poi una notte flamenca di livello internazionale, il concerto di un giovane compositore americano di cui sentiremo molto parlare. E tantissime altre iniziative come il concerto sdraiato sull’erba con interrogazione della luna. Per una visione dettagliata del programma vi invito a frequentare il sito di Primola www.primolacotignola.it
L’Associazione culturale Primola rappresenta la sintesi dei mille fermenti culturali e creativi presenti a Cotignola. Questo piccolo paese segnato in passato dalla miseria e dalla guerra è riuscito a riscattarsi grazie all’intraprendenza dei suoi figli. Prima con lo sviluppo industriale, poi con una vivacità intellettuale non comune. I primolini fanno della leggerezza e del divertimento le idee basilari che sorreggono un’azione culturale di avanzata ricerca. Un’azione coinvolgente e partecipata che mette assieme le persone più diverse per estrazione sociale e cultura, creando così un crogiolo, una fucina di talenti espressivi, organizzativi e creativi. Una cultura non omologata, che fa della diversità la sua ricchezza e il suo principale pregio. Primola rappresenta uno stimolo per chi vuole guardare avanti.
salve, piacere di conoscerla!
volevo ringraziarla da parte di mia mamma (Alboni Antonella) di cotignola, per l’articolo sopra citato, dove ricorda “lasa l’engia il vecchio contadino famoso per i suoi splendidi buoi”…
Io sono il nipote di Alboni Lino (Lino dlasa l’engia, nonche figlio di Alboni Antonella), ed entrambi ringriaziamo per aver citato mio nonno. Grazie. saluti Andrea.