Addio Villa Fausta
Ecco come si presentava ieri l’altro Villa Fausta, su alla Serra. Con ogni probabilità questa nevicata gli darà il colpo di grazia e quest’estate vedremo solo macerie. Villa Zauli-Naldi è messa appena meglio, ma anche per lei il futuro potrebbe essere assai incerto.
Torno su villa Fausta per dire quanto risulti difficile comprendere come i proprietari, credo faentini, non abbiano potuto trovare una soluzione che mantenesse in vita un manufatto prestigioso. Nonostante che per questo siano stati sollecitati per alcuni decenni dalle varie amministrazioni comunali.
Rammento, quando alcuni decenni fa scrissi una pagina intera sulla Torre a proposito della Serra, del suo ambiente e dell’esigenza di tutelarlo. Fra gli elementi di possibile degrado era indicata quella che già allora sembrava la sorte segnata delle belle ville storiche. Purtroppo nulla di positivo è accaduto per la Villa Fausta, poco tempo resta ancora per le altre.
In generale credo sia opportuno riproporre il tema della tutela ambientale della Serra. Uno di quegli ambiti che, tempo addietro, un ambientalista mi suggerì di non pubblicizzare troppo. Per evitare che, qualora diventasse molto conosciuto, potesse correre il pericolo di essere fagocitato dai “cementificatori”.
Aspetti verso cui dedicare particolare e celere attenzione sono gli alberi, i boschetti e in generale il verde. Andrebbero in qualche modo conservati con un piano di tutela che convolgesse gli abitanti della Serra. Sarebbe poi opportuno riprendere l’idea di una piccola sentieristica che potesse guidare alla visita dei punti di maggiore interesse.