Cavoli e passata di pomodoro
(29 luglio) Questa rubrica (categoria) ha lo scopo di divulgare i valori legati, a parere mio, alla coltivazione dell’orto e tutto il lavoro che c’è dietro. Nessuna intenzione, naturalmente, di volere incensare il mio operare e tantomeno di affidare valore scientifico al mio lavoro. Sono solo un “fai da te” che guarda il lavoro degli altri ortolani, carpisce informazioni e che, sopratutto, si forma l’esperienza sul campo.
Lavori. Stamattina ho “rivoltato” il letame nelle due “buche” per favorirne la maturazione. Poi ho pulito la scalogna, l’aglio (pronto per fare le trecce), la cipolla e ri-poste al sole per la loro completa maturazione.
Semine. Ho messe a dimora i cavoli. Su terreno ben concimato con letame e stallatico e ben raffinato. Due solchi profondi 7-8 cm, alla distanza di 50 cm l’uno dall’altra. Fra le piantine 50 cm. Ho scelto diverse qualità: cavolfiori, verze, capucci, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolo nero (ribollita), cavolo rapa (il tartufino). Poi ancora piantine di insalata brasiliana. A fianco la gommina per innaffiare a goccia.
Raccolte. Ho raccolto i tutti i pomodori maturi per fare le diverse conserve. Oltre mezzo quintale. Staranno al sole qualche giorno, poi saranno trasformate. Parte per la passata e parte conservate intere (San Marzano e ciliegini).