Idee e proposte

Una comunità attiva e in salute

Castel Bolognese - Traversa del Canale dei Molini
Castel Bolognese – Traversa del Canale dei Molini

Verso le prossime elezioni amministrative: Una comunità attiva e in salute. Con questa breve nota affronto il secondo tema che vorrei suggerire come cittadino a quanti si proporranno di governare Castel Bolognese. L’introduzione sul tema è stata con (cliccate): Castel Bolognese, cosa vorremmo dalla prossima amministrazione; il primo contributo ha avuto come titolo (cliccate):  Castel Bolognese, i costi della politica.

La proposta è quella di promuovere l’idea della città come se fosse una famiglia allargata, un bene comune. La città diventi nostra. Se è nostra, tutti siamo responsabili del suo buon funzionamento; possiamo collaborare all’idea, facendoci carico di azioni positive. Il modello che suggerisco è quello della “comunità solidale”: una politica sociale che si proponga di modificare profondamente i rapporti tra le istituzioni, i cittadini e il territorio; un modello che promuova una maggiore soggettività e protagonismo alla comunità civile, aiutandola nella realizzazione di un percorso di auto-organizzazione fondato sui valori della solidarietà e della coesione sociale.

Queste azioni possono riguardare:
– il sistema di welfare
– il tema della sicurezza e del decoro
– la promozione di stili di vita sani

Il compito principale dell’Amministrazione comunale, tramite l’area del Cittadino, dovrebbe essere quello di darsi un progetto e di favorirne l’attuazione, promovendo con costanza e metodo l’incontro con e fra i cittadini. L’idea di base, consiste nel fatto che se i cittadini si incontrano e si conoscono, possa determinarsi un sistema di relazioni utile a favorire anche il mutuo soccorso e la mutua assistenza. Questa azione deve puntare con metodo al coinvolgimento di tutti i cittadini, compresi gli stranieri che, se da un lato debbono sentirsi liberi di chiedere i propri diritti, dall’altro devono offrire alla città la loro piena e solidale collaborazione nell’autogestione dei bisogni collettivi, compreso il tema della sicurezza: quindi diritti, ma anche doveri.

A titolo di esempio, come azioni concrete, mi permetto di suggerire:
– lo sviluppo delle feste di strada o di caseggiato;
– la promozione della banca delle disponibilità (o delle ore);
– il coinvolgimento dei bambini delle scuole nella promozione di una toponomastica utile a valorizzare i punti di interesse storico e naturalistico di Castel Bolognese, lavorando sull’idea dei bambini “Guide turistiche della città”;
– la promozione di esperienze di Car Pooling e Car Sharing (auto condivisa e spese in comune);
– l’attivazione di Gruppi di Acquisto Solidale;
– il mercatino dei contadini e degli ortolani;
– l’attivazione di un sistema informatico di segnalazione di tutti gli aspetti che possono favorire il decoro urbano;
– la promozione di opportunità che consentano ai cittadini di mantenersi fisicamente attivi agendo sulle strutture e sul contesto sociale (esempio: facilitare le modalità per andare sempre più a piedi e in bicicletta). E così via.

Suggerirei anche di promuovere il coinvolgimento su queste tematiche degli Enti e Associazioni che a livello comunale promuovono già attualmente un ricco programma di iniziative di divertimento, sportive e di solidarietà e che quindi già assolvono all’obbiettivo della coesione sociale. Discutere questa tematica, potrebbe favorire lo sviluppo coerente della loro azione con ulteriori passi in avanti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio