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Sala piena per la sanità

Castel Bolognese - Sede della Casa della Salute
Castel Bolognese – Sede della Casa della Salute

Ieri sera al Teatrino di Castel Bolognese si è parlato di Sanità e Welfare nel territorio. Ebbene, la sala era quasi piena, equamente suddivisa fra addetti e pubblico. Grande interesse quindi, su queste tematiche. Il problema è stato che, avendo parlato di tutto, pochi hanno capito tutto. Sarebbe quindi importante dare seguito a questa iniziativa.

Mi spiego. Quattro conferenzieri hanno parlato di Sanità (Ospedale), Servizi (Casa della Salute) e Asp (Azienda di Servizi alla Persona). Ragionevolmente si può dire che ci sia stata un’infarinatura sui temi dell’Ospedale e della Casa della Salute, mentre si è andati più a fondo sul tema dell’unione delle due Asp. Almeno questa è stata la mia percezione. La riunione è stata certamente utile, ma ora bisognerebbe approfondire i tre argomenti con tre serate specifiche, una per argomento. Sarebbe poi necessario che le serate fossero preparate, fornendo ai cittadini una descrizione minima delle scelte o delle proposte che si andranno a fare.

Cosa si è capito ieri sera? Io penso di avere capito questo.

Ospedali. Al momento, la scelta di accorpare tutte le Ausl della Romagna in una unica Ausl, non ha nulla a che vedere con la riorganizzazione sanitaria, quindi degli attuali ospedali, che invece dipende dalle scelte di diminuire i costi sulla sanità compiute a suo tempo dal governo Monti. Quindi, per effetto dei tagli alla sanità, avremo un calo dei posti letto nei tre ospedali (Ravenna, Lugo e Faenza) e una riorganizzazione delle modalità di fruizione delle prestazioni. Le ipotesi tecniche fino ad ora conosciute ci dicono che in provincia di Ravenna caleranno 175 posti letto (10% a Ravenna e 20% a Faenza e Lugo – potete leggere i documenti che attestano ciò andando a questo articolo Sanità, 175 posti letto in meno). Questo ieri sera credo non si sia capito, così come non si è ben capito come le Case della Salute assorbiranno le cure dei malati che non troveranno più posto negli ospedali. Si è genericamente parlato di mettere in quelle strutture 2-3 posti letto, ma questo certamente non basta; occorre capire meglio. Poi è stato detto che gli ospedali non saranno più organizzati sulla base delle varie specializzazioni (es. cardiologia, ortopedia, urologia, medicina, ecc.) bensì sulla base dell’intensità assistenziale, ossia dei diversi livelli di gravità delle varie malattie e che gireranno gli specialisti. Non so se sarà peggio o meglio di oggi, ma certamente è molto diverso da oggi, quindi non sarebbe male approfondire l’argomento con i cittadini utenti.

Case della Salute (I servizi sanitari presenti a livello decentrato). Si è capito che nella valle del Senio avremo una Casa della Salute, con sede a Castel Bolognese, e che saranno mantenuti determinati servizi di base anche negli altri comuni. E non si è capito altro. La mia impressione è stata che su questo argomento si sia ancora molto indietro. Circa questo argomento, sarebbe interessante conoscere il parere dei sindaci della nostra Unione, che devono avere un peso circa la scelta dei compiti affidati a queste strutture. Va poi detto che, se la sede di Castel Bolognese deve prepararsi ad accogliere i cittadini della vallata, andrà completata la sua ristrutturazione; anche su questo non si è detto nulla.

Asp. Azienda unica di Servizi alla Persona. Si è capito che la sola scelta cogente compiuta fino ad ora è che la nuova Asp unica debba partire il primo giorno di Luglio di quest’anno. Deve ancora essere redatto il nuovo Statuto e il nuovo Regolamento funzionale. Sono quindi ancora in atto tutte le condizioni per dare corso a scelte che garantiscano le varie comunità locali circa l’utilizzo e la gestione dei patrimoni e le modalità di fruizione dei servizi. Si è anche capito che l’Asp potrà ampliare il proprio tradizionale campo d’azione. Questo è molto positivo ed è ragione per la quale  occorrerà che l’a nuova Azienda abbia dirigenti e un Consiglio di Amministrazione veramente all’altezza e sopratutto di larghe vedute.

Ancora ieri sera si sono levate voci tese a volere dimostrare che pubblico e privato sono uguali. Si dice che quello che conta sia la qualità dei servizi resi. Obbietto che questo possa essere vero come affermazione di principio, ma che, nella realtà, la garanzia della qualità dei servizi sia più garantita con il pubblico. Ragione per la quale, se il comune di Castel Bolognese ha scelto l’internalizzazione per i servizi resi dalla Casa di Riposo, ha fatto solo bene. Vorrei solo aggiungere, su questo argomento, che la missione del privato, checchè se ne dica, è quella del profitto, mentre il pubblico può destinare quella quota alla qualità dei servizi stessi.

Concludo informando che alle domande rivolte nell’articolo di ieri (che avevo inviato per posta ai relatori interessati) non è stata data alcuna risposta. Avrei potuto ribadirle ieri sera, ma per come si sono svolti i lavori della serata non mi è parso il caso. Naturalmente spero di avere le risposte in via privata, anche per potere farvele conoscere.

 

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