Cotignola

L’Arena per la cultura, contro l’imbecillità

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Lunedì sera all’Arena delle balle di Cotignola, il finale è stato un tripudio. La musica balcanica ha scatenato un ballo collettivo, allegro e benaugurante che si è protratto fino all’esaurimento delle forze dei suonatori e dei ballerini. Poi l’atto conclusivo, l’asta delle balle. Ogni balla veniva associata dal banditore ad un’artista esibitosi all’Arena e il gioco partiva: 1 euro, 2 euro, qualcuna veniva assegnata a 5 euro, con foto ricordo e l’acquirente che partiva con la sua balla sulle spalle. La scena era scherzosa, ma il gesto in se ha rappesentato un grande atto d’amore per l’Arena delle balle.

La mia personale valutazione è che nelle otto sere del programma, all’Arena siano transitate almeno 10.ooo persone. Da otto giorni di età (è vero) a ottant’anni. A quelli di Primola va il merito di avere ideato una manifestazione speciale. Che risponde ad una filosofia di vita ispirata al valore della cultura partecipata, al desiderio di fare con leggerezza le cose che piacciono, alla lentezza e al sogno. Un’esperienza che non guarda al Pil, ma alla parte raziocinante, libera e creativa del cervello di ogni persona.

Centinaia di cittadini hanno lavorato volontariamente per mesi alla realizzazione dell’Arena, migliorando anno dopo anno il punto da cui si era partiti. Un’esperienza straordinaria dove i contadini lavorano assieme agli architetti, gli operai assieme agli impiegati, ai professori, ai dirigenti d’azienda. Dove la scelta delle cose da fare, dei programmi, non viene decisa sulla base al censo di chi le propone ma tramite la comune condivisione, con al fondo il principio che le idee e il valore non hanno età.

Tutto questo porta alla considerazione che l’Arena delle balle di paglia di Cotignola, sia una sorta di happening per la cultura e la creatività. Quindi contro l’imbecillità imperante e contro stereotipi pseudo culturali, purtroppo così di moda in questi tempi.

Ho dato una mano con piacere a questa manifestazione. Mantengo legami affettivi con Cotignola, ma da quarant’anni risiedo in altro luogo. Molte volte in casi come questi non è facile inserirsi nella realtà data. Questa volta per me è stato facile. Mi sono trovato con persone che mi hanno subito trasmesso il senso della loro stima e questo mi ha reso felice. Stima che ricambio col profondo del cuore.

Un caro saluto a tutti e arrivederci alla prossima puntata.

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2 commenti

  1. Grazie per questa bella visione che dai dell arena, grazie per essere stato dei nostri, grazie per le ottime paste asciutte.
    Ciao Piero

    1. Grazie a tutti voi, è stato un vero piacere collaborare. Ho riscoperto la vivacità, lo spirito e l’arguzia che ricordavo proprie dei cotignolesi degli anni sessanta. Quelli che ho vissuto a Cotignola e che hanno decisamente contribuito alla formazione del mio carattere e della mia esperienza di vita.

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