Castel Bolognese, ancora coltelli in azione
Stanotte davanti alla stazione, un uomo residente a Castel Bolognese è stato accoltellato da una persona pare scesa da un’auto in transito. Codice rosso, pericolo per la sua vita. L’accoltellamento sembra sia avvenuto a conclusione di una scena protrattasi per diverso tempo. Speriamo che la telecamera posta in quel posto, nell’ambito del primo step del progetto di video-sorveglianza e di qualità tale (almeno secondo le intenzioni di allora) da essere in grado di rappresentare elemento di prova dibattimentale, possa aiutare gli inquirenti a risolvere in fretta il caso.
Si tratta dell’ultimo episodio di una nutrita serie di eventi di cronaca nerissima avvenuti a Castel Bolognese negli ultimi tempi. Omicidi, accoltellamenti ripetuti, furti, risse.
Se ben capisco, l’atteggiamento dei cittadini, la così detta opinione pubblica, varia fra l’incredulità, la rabbia e l’assuefazione. C’è di che essere preoccupati. Se non sbaglio l’analisi, occorre chiedersi quale sarà lo sbocco di questi sentimenti.
Non mai come ora, serve una parola autorevole da parte delle istituzioni che presiedono e governano la vita della città. Occorrono parole e scelte chiare e determinate. Bisogna, se non la certezza, dare almeno la speranza ai cittadini che le cose possono cambiare e migliorare.
Nell’attesa che le istituzioni si pronuncino, occorrerebbe che tutte le associazioni e tutte le forme organizzate, che costituiscono il tessuto connettivo di Castel Bolognese, entrassero in campo. Valutassero se il tema della civile convivenza è un patrimonio di tutti, si esprimessero e contribuissero a migliorare la situazione.