Castel BologneseIdee e proposte

Castel Bolognese, velostazione e percorsi

Castel Bolognese nei prossimi anni cambierà volto. La città si appresta ad un salto di qualità. Sarà più tecnologica, maggiormente vivibile e salubre, più verde. Sarà una città operosa e con servizi che manterranno un elevato standard di efficienza e completezza. Tutto questo lo si deve ad una tradizione di buon governo, valorizzata in questi anni dalle capacità del suo giovane sindaco, coadiuvato da giovani assessori e da giovani consiglieri comunali di tutte le componenti politiche e corroborata dalla presenza di persone con lunga esperienza politica ed amministrativa. Nel giro di un paio d’anni, Castel Bolognese potrà certamente meglio definirsi città del ben vivere.

In questo momento l’attenzione viene posta sul binomio casello-circonvallazione.

Giustamente, ma c’è un’altra opera che aiuterà a rendere ancora più accogliente la città ed è la realizzazione della velostazione o ciclo stazione.

Una struttura di servizio per le bicicletta, realizzata davanti alla stazione Fs che favorirà l’intermodalità treno-bici. Ci sarà posto per un deposito – con determinati servizi – per 135 biciclette. Servirà per le persone che prendono il treno, ma anche per i tanti appassionati ciclisti che vorranno fare tappa a Castel Bolognese per raggiungere la collina e i dintorni.

A ben guardare potrà essere questa una occasione tangibile per sviluppare localmente e nella vallata l’idea del turismo lento, quello che trae nutrimento dalla particolare vivibilità dei piccoli centri, appunto: dal ben vivere. Si tratta di una forma di turismo che apprezza un circondario caratterizzato nelle sue componenti fondamentali da ambiente e paesaggio di valore, alla ricerca di un territorio che parla, sostenuto da una comunità ospitale ed educata. Un turismo che chiama la tradizione della buona cucina e i prodotti locali e che cerca la contaminazione con la cultura e la storia.

Non tutto però è così semplice. Quei turisti, così particolari e sempre più ricercati, come ci dicono gli esperti del settore, a partire dal Lonely Planet, desiderano essere anche un poco coccolati. Chiedono precise info sul posto, percorsi ben descritti e segnalati, che a quanto pubblicizzato corrispondano i fatti. Quindi nessuna fastidiosa magniloquenza, ma concretezza, spirito di accoglienza e serietà. Su questo punto occorre non sbagliare. Se Castel Bolognese vuole puntare su questo segmento di turismo, e ne ha tutte le carte in regola, deve prestare massima cura a tali aspetti.

A mio parere la prima cosa da fare è definire quanto prima e presentare agli utenti alcuni percorsi, da potersi percorrere a piedi o in bici e dire loro: Castel Bolognese vi offre, assieme alla velo stazione, questi itinerari, con queste caratteristiche. Occorrono quindi alcune idee, suffragate dall’esperienza di chi è vicino a questo sentire comune a tante persone. Non è necessario pensare a percorsi ad esclusivo uso di pedoni e ciclisti. Occorre essere realisti e pensare di sfruttare le tante opportunità viarie che il territorio già offre. L’ideale è rappresentato da percorsi ad anello, misti nella loro percorrenza, a bassa rilevanza di traffico, con passaggi, anche minimi, nella nostra bella campagna.

A titolo di esempio e come contributo alla discussione che si vorrà fare, mi permetto di avanzare tre proposte di percorsi con partenza dalla velo stazione.

MULINO SCODELLINO, DIGA STECCAIA, MUSEO BIANCINI. Sono circa 21 km. Il percorso parte dalla stazione, giunge lungo via Canale al Molino Scodellino, poi lungo stradelli di campagna arriva sull’argine sx del fiume Senio. Lo si percorre verso sud fino alla diga steccaia leonardesca. Ritorna sui suoi passi fino al Boccaccio per poi prendere la via del Centro storico castellano e si conclude alla stazione.

IL GIRO DELLE SETTE CHIESE DI CAMPAGNA. E’ una delle idee stupefacenti presentata al bando del Comune. Parte dalla stazione Fs. Passa da Molino Scodellino e arriva alla chiesa di Casalecchio. Da qui tocca tutte le chiese di campagna di Castel Bolognese seguendo questa scansione: Borello, la Serra, Campiano, diga Steccaia, chiese di Tebano, Biancanigo e della Pace. Per concludersi alla stazione, toccando il Centro di Castel Bolognese. I km sono circa 30. Questo percorso potrebbe comprendere il giro delle “cantine vinicole castellane”. Le associazioni Amici del fiume Senio e Pietro Costa ci stanno lavorando ed entro la primavera presenteranno il progetto.

IL GIRO DELLA 50 KM DI ROMAGNA E DELLA STRADA DEL FOLIAGE. La 50 km di Romagna, oramai conosciuta in tutto il mondo, è apprezzata da tanti podisti e ciclisti anche per la ragione della bellezza del suo percorso. Perchè allora non fare in modo che possa essere percorsa non solo il 25 aprile, ma tutti i giorni dell’anno? L’unica cosa da fare sarebbe di indicarla correttamente. Inutile che dica quali sono le attrattive di questo percorso, Cito solo il Parco della Vena del gesso romagnolo, i comuni di Riolo Terme e Casola Valsenio, la futura zona di interesse naturalistico delle casse di espansione del Senio e l’abbinamento con la Strada del foliage, che in autunno darebbe altro interesse naturalistico al percorso.

 

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