Prudente, elettori stanchi, democrazia in pericolo
Riporto in Spoon River la riflessione di Carlo Prudente
Ho letto un po’ gli argomenti usati da chi sostiene che le elezioni regionali sono state vinte dal PD e che sono state una grande vittoria. Francamente mi sono sembrate un notevole sforzo intellettuale ed un arrampicarsi sugli specchi. Il che preoccupa per il futuro della tenuta democratica del Paese. A questo riguardo scrivo la mia riflessione.
Ho militato in un partito (PCI e la trafila che ne è seguito), in un sindacato, nel volontariato in un’ epoca in cui le parole d’ordine e gli slogan erano: giustizia sociale, diritti sociali, diritti della persona, un nuovo modello di sviluppo, un nuovo ordine mondiale ecc. Non erano solo slogan. Davano il senso alle lotte democratiche, mobilitavano.
Ora ci governa una classe di politici i cui fatti sono: rottamazione, cambiamento virtuale, riforme vuote, corruzione dilagante, abuso di potere e arricchimento personale.
Questi fatti, al netto degli 80 euro che di fatto hanno creato ulteriore ingiustizia e appesantimento finanziario pubblico, hanno trasmesso agli elettori stanchezza, sfiducia e nausea per i politici e per le Istituzioni. Ecco un altro motivo che ha fatto scegliere di stare a casa, di non votare. Un altro segnale che temo verrà sottovalutato ancora.