Tessere la tela col filo del Senio
Ieri sera all’Arena della balle di paglia ho ascoltato per la prima volta Cristiano Cavina di Casola Valsenio. Fra tante altre cose, scrive libri di successo, traducendo il grande libro della vita scritto dall’arguzia dei casolani. Conosco tanti cotignolesi e casolani: a me pare si assomiglino molto. Così come gli alfonsinesi (scusate la digressione). Mi viene in mente che c’è qualcosa che unisce questi comuni agli antipodi della provincia di Ravenna: il fiume Senio. Allora mi chiedo: perchè non fare del fiume Senio un grande teatro all’aperto del paesaggio e della cultura che unisca la montagna alla Bassa?
Si parla di Ravenna città candidata a Capitale europea della Cultura nel 2019. Si lavora per dare a questo ambizioso progetto una dimensione di area vasta, addirittura romagnola, come è giusto che sia. Un’idea come quella sopra sommariamente espressa potrebbe rappresentare un importante tassello di questo progetto. Che ne dite?
Fra le città bagnate dal Senio c’è anche Castel Bolognese. Castel Bolognese avrebbe la possibilità e i numeri per contribuire a questo progetto. Personalmente lo sosterrò.
Oggi, domenica 21 luglio, l’Arena si confonde Nel mare della Romagna
Ore 20,30 – Casa Belvedere
“I mille prismi del portocanale ti cullavano, ed ora ti sveglian l’aurora ed il mare…”
Incontro con la poesia di Giovanni Strocchi, il poeta di Barbiano, con Franco Costantini e Gian Ruggero Manzoni. Accompagna alla chitarra Ale Maletoni.
Ore 21,30 – Palco Arena
Nebbie musicali, lucciole e cantautori
In collaborazione con Strade Blu e Brutture Moderne, tre concerti tra folk e cantautorato.
Enrico Farnedi con “Respira Bene”, canzoni colorate, passeggiate dal bianco della neve al rosso della vendemmia per respirare al meglio il mondo.
Eloisa Atti con “Penelope”, amore fedele e carnalità, un viaggio stralunato nel mondo omerico, tra ciclopi e sirene.
Francesco Giampaoli con la “Danza del Ventre” (featuring Giacomo Toni): la danza come movimento necessario al rinnovarsi della vita; ventre come scrigno di pulsioni primordiali non spiegabili con la testa, né con il cuore.
Seguirà Musicabiologica, acquarelli musicali con la magia dei suoni naturali di Lorenzo Ricci.