Verde pubblico e privato

Regolamento del verde e rispetto delle regole

Uno dei pini abbattuti nel parco dell'ex ospedale (non ancora sostituito).
Uno dei pini abbattuti nel parco dell’ex ospedale (non ancora sostituito).

L’Amministrazione comunale sta redigendo il “Regolamento comunale del verde”. Si tratta di una scelta importante per Castel Bolognese, una scelta corroborata da una petizione popolare firmata da oltre 300 cittadini e da un piccolo sondaggio di opinione, promossa in questo sito, per mezzo del quale il 77% dei cittadini che hanno risposto si è dichiarato favorevole a questo strumento.

Castel Bolognese è una città ben dotata di verde, sia pubblico che privato. La città è cresciuta nel tempo in modo compatto e rispettosa degli spazi per il verde. Le tante strade alberate, i piccoli parchi, le siepi, i giardini, gli orti, i tantissimi alberi messi a dimora particolarmente negli anni sessanta e settanta, gli conferiscono un aspetto accogliente e gradevole. Con l’eccezione dell’ultima grande lottizzazione dove gli spazi di verde sono carenti e dove sarebbe saggio intervenire per correggere l’anomalia.

Fermo restando il ruolo decisivo che debbono avere i tecnici nella formulazione di un regolamento di questo tipo, mi permetto come cittadino di esprimere qualche considerazione.

1. Penso sia importante che Castel Bolognese si doti in fretta di questo regolamento e che migliori le norme già in vigore, codificate da leggi e dal Regolamento edilizio comunale in vigore. A tale proposito desidero ricordare che l’attuale regolamento stabilisce (Art. 87 quater) che “Quando si renda necessario l’abbattimento di piante aventi altezza superiore a tre metri… il proprietario del terreno è tenuto a chiedere l’autorizzazione amministrativa … . Dalla documentazione allegata alla richiesta dovranno individuarsi, senza incertezza alcuna, le piante da abbattere e dovrà essere indicata la quantità e il tipo di alberi da ripiantare in sostituzione di quelli abbattuti. Il rapporto non deve essere inferiore a un albero nuovo per ogni albero abbattuto”. L’autorizzazione all’abbattimento vale un anno, termine entro il quale deve avvenire il reimpianto.

2. Credo che il regolamento debba essere esigibile, quindi che debba contenere norme semplici e comprensibili. Le varie domande dovrebbero potere essere inoltrate anche per via telematica ed essere gratuite.

3. Dovrebbe innanzitutto garantire il patrimonio di alberi esistenti, quindi che ad ogni albero abbattuto corrisponda un albero messo a dimora, anche in luogo diverso, indicato annualmente dall’Amministrazione comunale.

4. Deve stabilire che gli alberi vanno trattati con rispetto in base alle indicazioni tecniche fornite dalla scienza e dalla competenza. Per quanto riguarda le potature, in taluni casi ben definiti dal regolamento, la loro adeguatezza potrà essere commisurata all’ambito nel quale l’albero vive.

5. Il regolamento dovrebbe prevedere sanzioni per gli inadempienti e controlli. Posto che la figura del controllato e quella del controllore non potranno coincidere, questi dovranno essere affidati al Vigile edilizio.

L’approvazione del Regolamento del verde potrebbe coincidere con l’istituzione della Festa annuale degli alberi e dell’ambiente.

Un commento

  1. Concordo. Ma il VIGILE EDILIZIO esiste ancora? Ho dei dubbi che il vigile edilizio andato in pensione da molti anni sia stato sostituito con l’incarico ad altro vigile.Sarebbe opportuno una risposta perchè i cittadini sappiano a chi rivolgersi.

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