Le stelle ci guardano
Ieri sera all’Arena delle balle erano di scene le stelle. Il programma prevedeva di “guardare le stelle” con l’aiuto degli amici astrofili. A dire il vero, il cielo era velato e le stelle apparivano veramente lontane, quasi da doversi immaginare. Penso anche che l’argomento delle “vie del cielo” possa interessare molte persone, ma non troppe.
Eppure ieri all’arena si sono presentate più di 500 persone. Se non attratte dalle stelle, attirate dagli artisti costruttori dei vecchi giocattoli – quelli che il nonno costruiva per i nipotini, oppure semplicemente dalla magia della location, l’elemento centrale che, combinato con l’idea di cultura partecipata, fa si che l’esperienza dell’Arena delle balle di Cotignola stia diventando uno dei fatti culturali di maggiore rilievo della Regione e forse più. Ne avessi la possibilità, suggrirei ai giornalisti della stampa nazionale di dare un’occhiata da quelle parti.
Dicevo del pubblico. Ieri sera l’Arena sembrava un grande asilo nido, partecipato e diffuso. Erano presenti in prevalenza giovani famiglie con bambini piccoli. Immaginate lo spettacolo veramente gioioso di tanti bambini messi in un prato con mille balle stese a terra. Aggiungete una piccola arena di balle a loro dedicata, con un percorso che li porta in una capannina igloo, anch’essa di balle. E per loro, gioco libero. Un vero spettacolo.
L’altra sera, quella di Paolini, erano presenti quasi 2000 persone fra i 30 e i 60 anni con punte verso i venti e i settanta. Osservandole mi sono parse persone istruite, ancora benestanti, curiose, che guardano al futuro con un certo interesse e ancora non prostrate dalla crisi economica e di valori che ci attanaglia. Insomma, mi sono parse un popolo in cammino, disponibile ad essere in campo verso un futuro migliore. Quindi un messaggio di fiducia che attende solo di essere raccolto da una classe politica nuova ed onesta, che lavori per il bene comune e non per il potere di pochi.
A volte amministratori, politici e sociologi poco avveduti, osservando le loro città e le loro piazze spesso deserte, particolarmente di sera, quando non danno la colpa agli stranieri occupanti, se la prendono con i cittadini che si rinchiudono in casa perchè “hanno paura” o perchè attratti dalla televisione che li “soggioga”.
Il popolo che ho visto queste sera all’Arena delle balle, li smentisce clamorosamente. Se gli amministratori e il ricchissimo mondo associativo che contraddistingue le nostre picolle e medie città sapranno offrire luoghi accoglienti e belli e programmi intelligenti e culturalmente pensati, le piazze torneranno ad essere vive e i cittadini torneranno a frequentarle, anche di sera.
Questa sera all’Arena delle balle è di scena la musica. Un quartetto cosmico che interroga la luna “che fai tu luna in ciel” – ” gli affari miei, burdel”. Ci sarà senz’altro da divertirsi. Per informazioni più dettagliate sui programmi vi rimando ancora una volta al sito www.primolacotignola.it