La scuola ci chiede aiuto
Viviamo tempi grami, dovremo scontare con grandi sacrifici il fatto che abbiamo vissuto, mediamente, per decenni al di sopra dei nostri mezzi. Fino a ieri ci è stato detto che andava tutto bene, che eravamo ricchi. Erano penose bugie. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche, sapendo che dobbiamo arretrare. Tentiamo almeno di farlo felicemente, nel senso della riscoperta di alcuni valori basilari che si sono persi.
Vedo questo nell’iniziativa che hanno messo in piedi alcuni genitori, insegnanti e personale ausiliario delle scuole materne ed elementari di Castel Bolognese. Sono partiti dalla constatazione che la scuola non ha più le risorse per accompagnare le varie attività didattiche e che molte famiglie non dispongono anche dei pochi euro che servono a non fare sentire i propri figli, diversi dagli altri. Abbiamo allora che parte dei bambini, non possono partecipare alle piccole uscite didattiche, oppure che altri non possono fermarsi a mangiare assieme ai compagni. E tanto altro.
Di cosa si tratta? E’ molto semplice, hanno messo su un mercatino. Sapete tutti di cosa si tratta. Alla sagra del bracciatello è andato molto bene. Hanno così pensato di abbellirlo e continuarlo. Erano in piazza oggi, lo saranno ancora nelle domeniche dell’11 e 18 dicembre, in occasione delle chiusure della via Emilia al traffico. Ne parlo per favorirne l’interesse, nella speranza che quelle due domeniche tanti cittadini vadano in piazza, partecipino alle varie iniziative che saranno promosse e diano un’occhiata a questa significativa idea che proviene dalle nostre scuole.