Politica

Gli operai

Presidio operaio davanti ad un'azienda in crisi
Presidio operaio davanti ad un'azienda in crisi

Mi ha molto colpito l’intervento di un lavoratore al congresso comunale del Pd dei giorni scorsi.

Lavora in un’azienda castellana. Ha preso la parola con un pò di emozione in quanto da molto tempo non frequentava il partito. Ha detto alcune cose molto semplici, ma pesanti, su cui occorre riflettere.

La sua riflessione è partita criticando che nella Direzione proposta non c’erano operai, per arrivare a dire che senza di loro il partito non può capire i problemi del lavoro. La crisi c’è, è pesantissima, tocca principalmente i lavoratori ma anche i padroni (in sostanza sono sulla stessa barca). Il Governo ha dato otto miliardi alle banche per finanziare le aziende, ma non lo stanno facendo e le aziende sono senza credito.

Mancano gli ordini, ma per non perdere i lavoratori formati si arrabattono facendo di tutto (lavori di pulizia e di piccola manutenzione dentro e fuori lo stabilimento).

Tanti, lavoratori, molti di più di quanto si creda, si rivolgono all’amministrazione per acconti mensili, anche minimi, i 50 euro per intendersi. Ha aggiunto che i lavoratori si sentono abbandonati da tutti, che attraversano una crisi identitaria. Ha detto che quando trent’anni fa è entrato in fabbrica, gli mpiegati votavano centro destra e gli operai a sinistra, ora invece gli impiegati votano centro sinistra e gli operai Lega, Fini, qualcuno Di Pietro. Questo per dire che si è rivoltato tutto, ma non a favore del Pd e della sinistra, anzi. Ha concluso chiedendo che il partito torni ad occuparsi con maggiore decisione degli operai e del lavoro.

Per questo occorre ritornare a parlare del lavoro con i suoi protagonisti e mettere gli operai negli organismi dirigenti del partito. Chi ha lo stipendio fisso e garantito, o chi riscuote tutti mesi la pensione non può conoscere i problemi degli operai. Queste in sintesi le affermazioni fatte. Che ne dite? Qual’è la vostra opinione sul tema del lavoro e degli operai? Per dire la vostra potete usare la rubrica commento in fondo all’articolo.

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