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Vacanza diversa in dolomiti

Il primo luglio apre a San Vito di Cadore il campeggio intitolato a don Pio Dalle Fabbriche, il suo fondatore. Quando anni fa Pio morì, molte persone, prima di tutto il suo fratello Cesare, si impegnarono per mantenere in vita quella esperienza  e vivo il significato che nel corso di oltre trent’anni ha avuto per centinaia di ragazzi, per le loro famiglie, per la comunità alfonsinese.

Ne parlo volentieri perchè a Marisa, a me e ai nostri figli, avendolo frequentato fin quasi dal suo sorgere, ha dato molto non solo come luogo di vacanza, ma sopra tutto come valori di crescita e di vita per la famiglia. Per questo sarò sempre grato a don Pio e a tutti coloro che hanno assecondato il suo sforzo.

Oggi Pio non c’è più, ma quel seme rimane. Oddio, le cose sono cambiate di molto. Non poteva essere altrimenti. Rimane però lo spirito di comunità dei suoi frequentatori e un luogo di incomparabile bellezza dal punto di vista paesaggistico. Rimane il positivo rapporto con la comunità locale, Amministrazione comunale e Regole, che vanno ringraziati per una ospitalità non scontata, ma conquistata sulla base di positivi comportamenti.

Il campeggio si trova, immerso nel bosco, a poche centinaia di metri dal centro della cittadina. Vi sono ricavate una trentina di piazzole per tende, caravan e camper. Un container con bagni, lavandini e docce, un moderno tendone usato come spazio comune per svago e ritrovi conviviali, una cucina. L’ambiente è silenzioso e riposante. Gli occhi si posano costantemente su alcune delle vette dolomitiche più belle: l’Antelao, il Pelmo, la Croda Marcora, la Punta Nera, le Marmarole. Vette raggiungibili a piedi da chi è adeguatamente allenato o anche solo avvicinabili con meta i rifugi che stanno loro attorno (Galassi, Scotter, San Marco, Venezia, ecc.). Chi ama la bici può divertirsi con una pista ciclabile che passa sulla vecchia ferrovia a meno di un chilometro dal campeggio; arriva ad est fino a Calalzo e a nord, di sicuro, almeno fino a Lienz, passando per Cortina, Cimabanche e Dobbiaco.

Come si vede, un campeggio dove possono trovare soddisfazione sia le famiglie che i giovani. Il campeggio è privato, ma aperto. L’accesso avviene per mezzo della presentazione di un frequentatore abituale. Annualmente è stabilito un contributo organizzativo che serve esclusivamente a coprire le spese di gestione. Chi, persona singola o famiglia, volesse fare questa esperienza o desidera avere altre informazioni può scrivermi tramite il sito o all’indirizzo di posta elettronica: domenicosportelli@gmail.com/, oppure può telefonare a Marco (0544-869718) o Gianni (3386186517).

Concludo informando che lo spazio è disponibile anche per la presenza di gruppi di giovani organizzati da comunità parrocchiali o nell’ambito dei Servizi sociali dei comuni che abbiano come fine anche motivazioni di tipo educativo. Quelle motivazioni ricavate dalla complessità del rapporto con la montagna, dalla sua asprezza, dallo spirito di conquista che lo sottende, ma anche dal rispetto che richiede. Poi il valore del rapporto con la bellezza di una natura incontaminata. Arrivederci.

Alcune foto di vita del campeggio.

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