Il cordoglio dei tedeschi
Ieri, anniversario della Liberazione di Castel Bolognese, è stata una giornata speciale. Ha reso onore ai caduti e ai combattenti per la libertà castellani il sindaco della città tedesca di Abtsgmuend, Gheorg Ruf. Con una delegazione, ha presenziato a tutte le cerimonie della mattinata, intervenendo con un discorso alla celebrazione avvenuta nel Teatrino. Un intervento atteso, impegnato che andrà riletto senza la difficoltà della traduzione differita.
Non ha chiesto scusa, come mi sarei aspettato, delle atrocità inferte alla popolazione dalla guerra del nazifascismo, ma ha ringraziato con chiarezza e con forza quanti resistettero e combatterono contro chi fu causa di quella guerra. La commozione con cui ha affrontato questo tema ha sicuramente dato valore e credito al suo sentimento. Queste sue parole, assieme alla sua decisione di essere presente alla ricorrenza della liberazione, penso abbiano avuto per i castellani un grande significato. Credo che in questo modo la scelta di gemellare Castel Bolognese con una città tedesca abbia accresciuto il suo significato, riempiendola ancor più di contenuti.
Certo, le presenze alla cerimonia ci dicono ancora una volta come le ferite di quella guerra siano ancora aperte, ma anche come l’animo sia sereno e come l’incontro, lo scambio, la conoscenza reciproca siano alla base di una stabile e civile convivenza.