Tutelare crinali e calanchi
Poco tempo fa ho segnalato con un articolo titolato Calanchi e non discariche, uno sversamento di rifiuti nei calanchi lungo il crinale fra la chiesa della Serra e il monte Ghebbio, verso Riolo Terme.
Ho avuto la soddisfazione di verificare che qualcuno ha ascoltato ed è intervenuto. Si sono mosse le Gev – guardie ecologiche volontarie – di Castel Bolognese. Poi il comune di Riolo Terme che ha provveduto a ripristinare la barriera in legno (foto in evidenza) che fa da deterrente a chi vorrebbe avvicinarsi per scaricare. Ho notizia che le Gev si stanno muovendo per identificare chi ha portato i rifiuti e per raccoglierli e depositarli in discarica.
In questo modo si tutela uno dei crinali più belli del faentino che, come altri, meriterebbe maggiore attenzione da parte di coloro che si prodigano a favore del turismo lento, della natura e del paesaggio. Diventa poi incantevole a fine maggio quando fioriscono le ginestre che fanno ala allo stradello per lunghi tratti.
Ho avuto modo di condurre in escursione un gruppo in quel periodo e tutti hanno potuto apprezzare la bellezza di quei luoghi. Peccato che il bello sia stato macchiato dal brutto di un fascio di spini gettato alla traditora lungo il sentiero percorso anche dai ciclisti. Fatto questo che ne mette colpevolmente in discussione l’incollumità.
Ultimamente ho notato un piccolo tratto di siepe di “spino di Cristo”. Una volta comune, adesso è una rarità. Sarebbe bello che qualcuno, un’associazione, anche una persona, la adottasse e la curasse. Casomai mettendo una targa con alcune notizie. Chissà.
Non mi resta che ringraziare le Gev, il comune di Riolo Terme e tutti coloro che hanno prestato attenzione a questo splendido lembo della valle del Senio di collina. Sono partecipe della Consulta territoriale URF per la rete escursionistica dell’Emilia Romagna, parlerò in quella sede dei nostri crinali con l’intento che siano tutelati e valorizzati.
Alcune foto.