Politica

Molte scelte dovranno cambiare

Abbiamo alle spalle un anno pesante. Quello che ci sta davanti non sappiamo se sarà migliore. Abbiamo però la speranza che lo sia. Dipende in buona parte da tutti noi.

Quello che appare certo è il fatto che molti aspetti del nostro sistema di vita dovranno cambiare.

Il Covid e la disastrata condizione del pianeta in cui viviamo ci dicono che le profonde e crescenti ingiustizie sociali, l’accumulo della ricchezza in poche mani, un sistema di vita deliberatamente consumistico, senza cultura e senza valori, l’antropizzazione portata allo stremo, ci porteranno entro pochi decenni a danni incalcolabili per i giovani e per noi tutti. Il pericolo a cui andiamo incontro è l’autodistruzione del pianeta terra.

Per guarire non solo dal Covid, ma dalle altre malattie come l’inquinamento e il surriscaldamento, forse ancora più pericolose del virus, occorre agire in fretta. Si parla di opzione ambientale e di rivoluzione informatica. Non basta, occorrono anche giustizia sociale per mezzo di una più equa redistribuzione della ricchezza e una divisione egualitaria del lavoro fra tutte le persone da noi e nel mondo.

All’Italia serve una grande opera di efficientamento del territorio.

Dovrebbe avvenire per mezzo dell’apertura nei prossimi anni di non meno di centomila piccoli cantieri per la difesa del territorio, della natura, dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale che ci appartiene. Altro che grandi opere, buone solo ad arricchire i mafiosi e i profittatori.

Siamo ad una svolta.

L’Europa ci mette a disposizione le risorse per operare il cambio di rotta necessario. Risorse ingentissime che la politica ha il dovere di utilizzare al meglio. Ognuno dovrà fare la sua parte: il Governo nell’indirizzo, nella programmazione e nella progettazione delle opere, le forze di opposizione nella proposta, nella vigilanza e nel controllo.

Il Governo, che non ha alternative politiche percorribili, deve fare presto e bene, superando i ritardi accumulati su diversi temi decisivi per il Paese. Le legittime aspirazioni di ogni componente politica devono lasciare il campo alla sintesi politica dentro una visione progressista e condivisa. Aspettiamo i fatti. Buon lavoro e buona fortuna.

Ps – Foto presa a prestito dagli Amici del Senio

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