Amici del Senio

Linea Gotica e Liberazione, sedimentare il ricordo nei luoghi

FranaSiamo nel pieno delle celebrazioni del 70° anniversario della fine della seconda guerra mondiale e della lotta per liberare l’Italia dal nazi-fascismo.

In queste settimane ricordiamo settanta anni di pace in Europa. Non era mai accaduto nella storia del nostro continente che, per un periodo così lungo, non ci fossero guerre.

Questo è stato possibile perché le comunità di cittadini hanno preso coscienza delle immani atrocità accadute in quel conflitto, lo hanno fissato con chiarezza nella loro memoria, lo hanno ricordato nel tempo e nel tempo ci hanno detto che non deve più ripetersi.

Oggi, dopo settant’anni, quelle persone sono un numero sempre minore. Le stiamo perdendo, e con esse stiamo perdendo la memoria del loro vissuto.

Dobbiamo allora pensare a cosa fare per rendere indelebile quel ricordo e fare in modo che non si perda.

Una risposta possibile è quella di sedimentare quei ricordi nei territori che ne furono teatro e fare in modo che questi ci parlino. Quando non potranno più farlo i protagonisti della storia.

La nostra vallata e il fiume Senio, sono stati testimoni silenti degli ultimi lunghi mesi della seconda guerra mondiale.

Qui, nelle nostre campagne e nelle nostre città, hanno combattuto i soldati di venti Nazioni, entrando in contatto stretto con la popolazione civile. In moltissimi casi si sono sedimentati rapporti che nel bene e nel male hanno toccato e inciso nella mente di centinaia di migliaia di persone.

Tutto questo è evidente dal momento in cui, a settant’anni di distanza, i combattenti di allora e i loro eredi giungono ancora nella nostra valle alla ricerca del ricordo di quel tempo. A volte lo trovano, altre nò. E quando non lo trovano, qualcosa si spegne.

Spetta a noi, oggi, fare in modo che quelle fiammelle restino accese.

E’ di questo che parleremo stasera a Castel Bolognese nel Teatrino del vecchio mercato, aiutati dagli studi dello storico Gabriele Ronchetti e dalle immagini del giornalista della Rai Antonio Graziani.

Spero siano presenti tante persone e fra queste, coloro che hanno il compito di interloquire per la soluzione di queste questioni. Per una volta mi sento ottimista.

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