Viaggiando, spesso mi capita di interloquire con gli amministratori dei luoghi che visito per segnalare problemi o anche fare i complimenti (generalmente, se ne fregano degli uni e degli altri). Ultimamente sono stato a Rapolano, un paesino termale della Valdichiana, in provincia di Siena. Le sue terme, rispondono bene alle nostre semplici esigenze, per cui le frequentiamo alcune volte l’anno.
Rapolano, all’apparenza, vive di turismo termale e di pensionati, soprattutto romagnolo-emiliani e tedeschi (in inverno). Non si capisce la ragione della scarsa attenzione al loro tempo libero, quello extra termale.
Scarse attività ricreative rivolte ai turisti. Nessuna pista ciclo-pedonale; non esiste una rete di sentieri segnalati e percorribili che consenta di visitare a piedi e in bici il territorio. Non solo; i tanti cartelli di divieto, le telecamere, gli occhi indagatori di alcuni cittadini, rendono perfino poco gradevole passeggiare lungo le stradine di campagna.
La viabilità non è il massimo, e non solo quella che impatta con lo svincolo della superstrada Bettolle-Siena. Un solo esempio: non sono segnalati gran parte degli attraversamenti pedonali (per altro stinti). Ho chiesto, mi hanno risposto di stare molto attento perché “qui vanno”. Come dire che è inutile mettere la segnaletica. Certamente una battuta scherzosa, ma si converrà sulla stranezza del caso.
Ancora una curiosità. Qui non esiste la cultura della colazione mattutina al bar. Qualche pasta riscaldata; di salato nulla, se non qualcosa tipo pizzetta, piuttosto attempata; cappuccini… .
Sul piatto del positivo metto gli stabilimenti termali (noi frequentiamo l’Antica Querciolaia, quello dove si curò Garibaldi); una bella area camper convenzionata con le terme; un grande parco comunale ricavato da un’antica cava di travertino; un negozio della Coop ben fornito; un grazioso, piccolo, centro storico con una bella passeggiata panoramica verso le crete; la simpatia di Roberto della Patria e delle ragazze del forno.
Il 25 maggio anche Rapolano rinnova la sua amministrazione; chissà che chi arriva non tenga in qualche considerazione questi suggerimenti. Comunque vada: arrivederci.