Il vero confronto è fra Civati e Renzi
Continuo a pensare che il vero confronto politico nella campagna congressuale del Pd sia fra Civati e Renzi. E Civati rappresenta il vero cambiamento.
Matteo Renzi penso che altre le migliori intenzioni ci riporti ad una politica neo-centrista. Dice che da sola la sinistra non ce la fa. Quindi vuole sfondare a destra ed a questo scopo ha mandato i segnali giusti: a Marchionne, a Briatore, ai finanzieri d’assalto. Gioca con le battute, si mette al centro della scena, non ama il contradditorio, strizza l’occhio alla chiesa conservatrice, elude il tema dei diritti civili.
Quello che non dice, ma che ormai in tanti cominciano a temere, è che, se sposta il baricentro del partito democratico a destra, perderà voti, forse molti voti, a sinistra. Pare che di questo non gli interessi un fico secco. Naturalmente buona parte di chi ama il potere e di chi è stato dispensato dal partito di favori e non vuol perderli, è subito saltato sul carro di chi si pensa possa vincere, o sta meditando di farlo.
Giuseppe Civati invece, parla un linguaggio di nuova sinistra e di vero cambiamento. Certo, anche Civati sa che il perimetro della sinistra va allargato, ma da quelle parti vuole ancorarsi bene. E da lì partire. Non dalla sinistra superata dai tempi e dalla storia, bensì dai suoi valori coniugati però sulla realtà odierna e prospettica.
Civati parla di cultura delle possibilità, propone un partito palestra dei saperi al servizio di una civiltà più giusta e più serena. Offre a tutti di partecipare e di decidere assieme. Propone di realizzare insieme le città in cui vivere, che vuole permeate di nuovi valori come la salute, il bello, la solidarietà, la partecipazione diretta.
Giuseppe Civati parla il linguaggio della speranza per ridare alla politica la bellezza e la dignità che merita. Io penso che meriti fiducia. Tanti dicono: Civati è bravo, ma non vince. Siete sicuri? Dipende anche da voi.
Chi desidera approfondire la conoscenza di Giuseppi Civati, può frequentare il suo blog .