Ausl unica, sondaggio
Desidero mantenere l’attenzione dei lettori sul tema dell’Ausl unica della Romagna. Un tema che al momento non gode dell’attenzione che meriterebbe e mi chiedo perchè manchi. Si può pensare che i cittadini non siano adeguatamente informati, quindi pienamente consapevoli, di quelli che potrebbero essere gli effetti indotti su di loro; oppure che pensino si tratti delle solite inconcludenti chiacchiere dei politici.
Sono convinto che l’informazione sia stata fino ad ora insufficiente. Non conosco le ragioni; posso pensare che si voglia mantenere un profilo basso per non svegliare “can che dorme”, oppure che si pensi trattarsi di questione per addetti, sia tecnici, che politici: nel quadro della democrazia rappresentativa ci sta anche questo. Credo che sia nell’uno, che nell’altro caso, si tratti di un errore e penso che i cittadini, non solo debbano essere informati, ma anche ascoltati. Come fare per essere informati e ascoltati?
La legge affida ai sindaci poteri di programmazione, di controllo e di giudizio circa l’operato delle Aziende sanitarie dei loro territori. Questo lascia supporre che i sindaci siano ben consapevoli su come vanno le cose nella Sanità; non dimentichiamo che fanno parte della Conferenza sanitaria provinciale. In questa materia, i sindaci si avvalgono poi del supporto di un assessore delegato e condividono la responsabilità con il Consiglio Comunale. Sono quindi le Amministrazioni comunali che a mio parere potrebbero/dovrebbero coinvolgere i cittadini; i soggetti dai quali traggono forza e verso i quali hanno doveri, per non dire obblighi, per la ragione di essere stati da loro collocati in quel luogo col voto.
Insisto sul diritto di essere informati perchè penso saremo in tanti a volere capire se, con l’Ausl unica della Romagna potremo godere di maggiore prevenzione e se saremo curati meglio.
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