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Pentecoste, una serata da migliorare

Castel Bolognese (Pentecoste) - I nuovi romagnoli

Riporto molto volentieri le impressioni riportate da un ragazzo castellano che, come tanti, ha vissuto ieri sera la “piazza” di Castel Bolognese. Ne traggo l’impressione che la serata, cruciale e bella, del venerdì di Pentecoste vada “migliorata”. E di molto. Pare che i problemi siano almeno tre: la qualità non soddisfacente del vino venduto, l’assenza di musica adeguata (che invece dovrebbe essere tenuta al centro di una serata come questa), la totale assenza di messaggi di contrasto rivolti ai giovani.

Ecco il racconto.

Una volta finita la mescita del vino (come al solito pessimo, per quel poco che ho assaggiato) sono cominciate le scaramucce: per oltre un’ora un ragazzo molto giovane ha dato in escandescenza perché voleva vendicarsi verso altri ragazzi castellani di non si sa quale torto subito. E’ volata qualche spinta e qualche parola grossa (“ti taglio la gola”, “ti spacco la faccia”…), ma il gruppo degli amici del ragazzo agitato lo hanno tenuto più o meno sotto controllo. Peccato che questa persona abbia sbraitato per circa un’ora intera e si aggirasse per la piazza come un cane rabbioso alla ricerca del suo obiettivo (fortunatamente per lui non trovandolo). A più riprese i Carabinieri, la Polizia Municipale e i volontari per la sicurezza hanno cercato di portarlo alla ragione.

Castel Bolognese (Pentecoste) - La castellata

Poi sono stato testimone di un altro furibondo litigio, per fortuna senza conseguenze per nessuno. Ad una certa ora è arrivato il ‘solito’ attaccabrighe ubriaco. E’ risaputo che questo ragazzo gira per tutte le feste, palesemente ubriaco, e trova sempre il modo di litigare con qualcuno. Ieri sera ha dato ovviamente in escandescenza contro alcune persone, ma credo che i Carabinieri lo abbiano allontanato prima che succedesse di peggio.

A fine serata, o per meglio dire a notte inoltrata, ho visto da lontano che qualcuno veniva spintonato davanti al Bar di Meo. Questa persona è caduta a terra ed è stata aggredita da più ragazzi che gli hanno anche tirato dei calci. Sembrava una scena da film. Subito sono accorsi i Carabinieri e la Polizia Municipale. Io e i miei amici dopo poco ci siamo allontanati perché oramai l’unico intrattenimento della piazza erano questi litigi e niente più. La musica era finita da ore.

Tanti ragazzi, vino cattivo (saranno contenti i cinesi che così hanno potuto vendere molta più birra) e risse alcoliche più o meno sedate. Per fortuna la Pentecoste viene solo una volta l’anno.

Non si può far ubriacare la gente con un vino che ti da prima gli effetti dei postumi delle sbornia e dopo la sbornia stessa, poi lasciare un pochino di musica e chiudere baracca e burattini senza dare il tempo di smaltire. In questo modo i ragazzi hanno poche scelte, spostarsi mettendosi al volante e quindi rischiare la vita, o restare e smaltire litigando a destra e manca.

3 commenti

  1. Se si parla della qualità del vino, non si può sparare sul mucchio, dato che in piazza c’erano anche aziende che producono vini la cui qualità è indiscussa.
    E’ necessario in primo luogo distinguere, per poi giungere ad una selezione.
    Anche nella qualità il merito va riconosciuto.
    Buona cosa sarebbe insegnare ai giovani la cultura del vino, del saper bere bene.

  2. E non dimentichiamo le vomitate nelle vetrine dei negozi del centro!!!Ovviamente(purtroppo) a pulire quello schifo è toccato al titolare dell’attività commerciale!! È vergognoso.

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