Cinema

In Time, film di Andrew Niccol

Foto Everyeye.it

“In Time” di Andrew Niccol. (Recensione di Lucio Sportelli)

In un film di fantascienza che si rispetti credo si possa trattare qualsiasi argomento senza nessun limite alla fantasia, purché sia coerente con se stesso. E’ proprio questo il caso di “In Time”. Un bel film di fantascienza che non ha posto nessun confine alla genialità di Andrew Niccol, già regista di “Gattaca” e “Lord of War”.

L’argomento trattato è estremamente fuori dagli schemi, infatti parte dall’assunto (ce lo racconta la voce fuori campo del protagonista nei primi secondi del film) che in futuro tutte le persone del mondo invecchieranno fino a 25 anni poi il fenomeno dell’invecchiamento si arresterà e l’unico modo per rimanere in vita sarà guadagnare tempo. Il tempo sarà alla stregua del denaro di oggi. Se le persone lavorano guadagnano tempo, se comprano qualcosa spendono tempo. Purtroppo quando le persone arrivano a zero muoiono. Salta subito all’occhio la condanna della ricerca dell’eterna giovinezza, ma ci sono anche altre implicazioni. Il tempo si può rubare, si può immagazzinare, si può cedere, si può giocare in borsa.

Questo film mescola argomenti molto distanti tra loro, etica, significato della vita, eternità, amore, giustizia sociale, ma lo fa in un modo interessante. I protagonisti sono Justin Timberlake, non al massimo delle sue capacità, ed una meravigliosa Amanda Seyfried, infatti il regista indugia moltissimo sui suoi grandi occhi. Non voglio dire altro per non togliere gusto a chi lo volesse vedere.

Fortemente sconsigliato a chi non piace la fantascienza.

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