Quella casa nel bosco, film di Drew Goddard
Il film di oggi è “Quella casa nel bosco”, horror diretto da Drew Goddard (già sceneggiatore di Cloverfield, Lost, Alias e altri). Recensione di Lucio Sportelli
Finalmente un horror più che discreto, era un po’ di tempo che non ne vedevo di decenti. Ben calibrato nella lunghezza (poco più di un’ora e mezza), ben girato, ben sceneggiato e sufficientemente pauroso. Se Goddard avesse scelto attori mediamente migliori sarebbe stato veramente buono (da questa considerazione ovviamente tolgo la grandissima Sigourney Weaver che fa solo un breve cameo).
Guardando “Quella casa nel bosco” mi sono venuti in mente moltissimi film horror, da quelli degli anni ’70 ai più moderni Resident Evil, Venerdì 13, The Ring e la mitica saga di The Cube. Ci sono molte citazioni, ma tutte sapientemente centellinate.
Un gruppo eterogeneo di ragazzi, l’atleta, l’intellettuale, la pu**ana, lo sfattone e la vergine, si ritrovano per passare un weekend in una casa isolata nel bosco. Contemporaneamente assistiamo all’opera di altri due personaggi che, all’interno di una cabina di regia, saranno i burattinai delle morti dei ragazzi. Tutto questo ha un fine molto importante, che non vi svelerò.
Si potrebbe obiettare che questa storia sappia di già sentito, ed è vero, ma questo è solo l’inizio e man mano che i due piani narrativi andranno a convergere uno verso l’alto, si capirà cosa c’è di così importante da salvare per giustificare tutto questo sangue.
In poche parole questo film è il capostipite di tutti i film horror, non perché progenitore, ma perché li spiega tutti.
Ora vi chiederete com’è possibile, non vi resta che andare a vederlo.