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La rotta di Castel Bolognese

Purtroppo la vera cassa di espansione del Senio per la scurezza dei comuni di valle si dimostra ancora una volta essere il territorio di Castel Bolognese.

Martedì notte 2 maggio, dopo alcuni giorni di pioggia battente, si è aperta una falla nel piccolo argine di sinistra del fiume Senio, poco prima di Biancanigo. Molte famiglie della frazione sono state evacuate. L’acqua è defluita verso Castel Bolognese lungo la campagna, interrompendo la via Emilia, inondando sottopassi  e strade, allagando decine e decine di scantinati pieni di tutto, auto comprese. Purtroppo non è scattato in tempo un efficace sistema di allarme.

La rottura è avvenuta in un tratto d’argine, quello che va dal Ponte del Castello al ponte di Tebano, che con qualche ragione può essere considerato di “nessuno”. Fu eretto nel dopoguerra da parte dell’allora Genio Civile, su terreno di proprietà privata. La logica avrebbe voluto che, col dovuto indennizzo, l’argine e la golena fossero stati acquisiti dal demanio, stabilendo l’opportuna pertinenza per il passaggio dei mezzi. Ma questo, non si sa perchè, non avvenne. I privati hanno continuato a coltivare nelle golene e a ritenere l’argine ancora di loro proprietà. Probabilmente con una qualche ragione, visto che nessuno ha venduto e nessuno ha comprato. Oggi viene da chiedersi in questo clima di non chiarezza chi abbia controllato e manutentato quell’argine.

Stamane c’è stato il ripristino della viabilità lungo la via Emilia. Poi per tante famiglie il lavoro di svuotamento degli scantinati. Un lavoro triste, in quanto per molti la cantina è la sede dei ricordi, a volte, di una vita. Ricordi che in molti casi andranno distrutti per sempre. 

Ora si conteranno i danni, ingenti per moltissime famiglie. Lo stato di calamità richiesto dalla Regione e l’interessamento del Governo, fanno si che i cittadini colpiti possano sperare in qualche rimborso. L’auspicio è quello di una forte unità di intenti. Non ci pare però essere stato questo l’atteggiamento del ministro Lollobrigida che ieri ha fatto una passerella poco degna a Castel Bolognese. Giunto in elicottero in un cortile, seguito da un codazzo di giornalisti e televisioni, ha incontrato il sindaco di … Brisighella. Un vero sgarbo istituzionale che pone domande e rafforza gli interrogativi su chi ci sta governando in questa fase. 

Abbiamo parlato del Senio e dei suoi guai. Purtroppo il fenomeno atmosferico, certamente straordinario, è stato di vaste proporzioni ed ha posto in crisi tanti corsi d’acqua. Tanto è che le rotture di argini sono state numerose in tutta la parte orientale della nostra Regione. Questo lascia supporre l’esistenza di una “fragilità” degli argini dei nostri fiumi che dovrà essere sicuramente valutata con la dovuta attenzione.

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2 commenti

  1. Purtroppo la Regione si è sempre disinteressata dei problemi locali, specie in Romagna . Un Presidente che si autocelebra in conferenza stampa a Faenza non mi piace più. Troppe parole pochi fatti. Anche per la Sanità sta svendendo tutto delegando ai privati. Deluso( e pensare che l’ho votato)

    1. Rispetto la sua opinione, ma credo che la realtà dica che la Regione è ben presente in Romagna. Riguardo la sanità condivido la sua preoccupazione, ma di certo il Governo, avendo tagliato i fondi, non da certo un buon esempio. Anch’io penso che il nostro Presidente sia mediaticamente leggermente sovra esposto.

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