Percorrendo la ciclabile delle Dolomiti, giunti al confine fra i comuni di San Vito e Borca di Cadore, proprio di fronte alla Centro Turistico Sociale Dolomiti Pio X, un piccolo cartello e un sentiero indicano l’esistenza di una fornace. Poche decine di metri ed eccola, la “fornas”. Un cumulo di terra che ricopre una costruzione di sassi che si stringe verso l’alto, con una massiccia porta di ingresso.
Di fianco, un cartello ben leggibile, illustra la storia di quel manufatto. Nella sostanza, venivano bruciati ad altissime temperature i sassi della montagna per ricavarne la calce, prima viva poi spenta, per gli usi di allora. Quella fornace proprio davanti al Pio X venne costruita, nei primi anni del Novecento, in funzione dell’erigendo albergo. La successiva foto mostra il cartello che spiega esattamente come funzionava.
Passando da quelle parti, a piedi o in bici, vale la pena dare un’occhiata. A coloro che come me non conoscono quella storia, può essere che faccia piacere. Va detto che non è questo l’unico scorcio di storia del passato che la comunità cadorina mette in mostra nella sua valle. In genere piccole cose, che vanno cercate nel territorio, ma in genere ben conservate. Complimenti.