Sud in camper – 4 Punta Prosciutto e Torre Colimena
Proseguendo il giro, siamo approdati al mare, a Punta Prosciutto, nel Salento.
Il percorso ci ha portati, sfiorando Taranto, ad attraversare l’area industriale dell’Ilva. Il paesaggio è poco accogliente, direi spettrale. Il senso è quello dell’abbandono. Sappiamo che non è così, si dice si stia lavorando per risanare, intanto l’attività produttiva prosegue. Migliaia di lavoratori rischiano il lavoro, un numero ancora maggiore di cittadini rischia di essere colpito da malattie gravissime e molti di loro moriranno.
Punta Prosciutto e Torre Colimena. Siamo all’interno della Riserva Naturale orientata regionale Palude del Conte e Duna costiera, nelle steppe salate mediterranee dove una forte salinità del terreno, pur nella sua aridità, conserva piante mediterranee perenni. La zona costiera si snoda per diversi chilometri, la spiaggia condivide tratti di scoglio con tratti di sabbia bianca, in alcuni tratti rosata per effetto della miriade di piccole conchiglie di quel colore. L’ambiente marino è “caraibico”.
Per la sosta abbiamo puntato su un’area camper – molto pubblicizzata – a Punta Prosciutto. L’abbiamo trovata chiusa, in zona ci hanno detto avere avuto problemi (abusivismo?). Abbiamo sostato una notte vicino al mare, ma dal ristoratore del luogo abbiamo capito che la sosta in area demaniale non è più consentita. Il giorno dopo ci siamo spostati a Torre Colimena, in un parcheggio privato, dove i camper “solitamente stanno”. La Guardia di Finanzia in pattugliamento ha confermato.
Una importante caratteristica del parco sono le dune.
Per un lungo tratto prima invase dall’asfalto della litoranea, poi liberate dallo stesso negli anni della svolta ambientale decretata in Puglia dall’Amministrazione di Nichi Vendola, a partire dal 2006. Venne tolto l’asfalto, attuato un “restauro vegetazionale” e oggi si può godere di un tratto di dune che uniscono alla loro funzione naturale di schermo marino una varietà di vegetazione che, specialmente in questa che è stagione di fioriture, presenta uno spettacolo indescrivibile. Dietro le dune, dopo Torre Colimena, abbiamo la Palude del Conte con la ristrutturata Salina dei Monaci, un’area naturale paradiso per chi ama la natura e per le tante specie volatili che la frequentano, fra le quali i fenicotteri. L’area è percorribile per mezzo di un discreto reticolo di sentieri e piccoli attraversamenti.
Nel Salento non potevamo mancare l’appuntamento con la cucina e i loro prodotti, a partire dal pesce.
I banchi delle pescherie sono colmi di tante specie diverse, comprese quelle di scoglio, particolarmente appetibili per le zuppe. Siamo nello Ionio e qui le cozze sono particolarmente prelibate, così come le vongole veraci. A noi piace cucinare e sappiamo che alla base di un buon piatto ci sta la freschezza e la qualità dei prodotti. Abbiamo iniziato con spaghetti allo scoglio e il risultato è stato buono.
Adesso una galleria di foto degli ambienti descritti.
Le altre note del viaggio (cliccate)
1 Altamura
2 Gravina
3 Matera