Venezia e Friuli in camper
Il nostro viaggio nel nord-est, nella seconda settimana del mese di maggio, parte da Venezia. Lo descrivo in quattro parti.
Da tempo pensavamo di visitare Burano e Murano.
Verso sera siamo arrivati a Punta Sabbioni, transitando per Jesolo. A distanza di trecento metri dall’imbarco dei traghetti c’è una buona area-camper, dotata di servizi. Euro 23 per 24 ore. La prima immagine che ci appare è il cantiere del Mose e una enorme nave da crociera in uscita da San Marco.
Al mattino, verso le otto, ci dotiamo del biglietto/traghetti giornaliero (20 euro) e puntiamo su Burano. Ci accoglie una cittadina ancora sonnolenta, quasi deserta. Siamo nell’isola dei merletti. I colori vivaci – ma a tono – delle case, le piazzette con i pozzi e le fontane, i canali e l’assoluta assenza di traffico a motore conferiscono al piccolo borgo antico un sapore indescrivibile. Perfino difficile da immaginare. Lentamente la cittadina si sveglia, le botteghe aprono, la mercanzia viene esposta per strada. Si vedono le merlettaie al lavoro e lavori di pregevole fattura. La vita scorre lenta, non siamo in piena stagione turistica, ma a noi piace tanto così.
Dopo qualche ora saliamo sul traghetto per Murano, l’isola del vetro artistico.
L’ambiente del borgo è pressoché simile a Burano, con la differenza del vetro al posto dei merletti. L’isola è di maggiori dimensioni, i colori delle case sono più tenui, meno appariscenti. Anche qui assenza totale di traffico a motore e pochissime bici. Tutto appare quindi più lento. Come a Burano si notano le sporte di rifiuti differenziati in attesa di essere raccolti.
Nel primo pomeriggio ci facciamo accompagnare dal traghetto a Venezia per una breve visita a piazza San Marco.
La fila per la Basilica di San Marco non è lunghissima, quindi decidiamo di visitarla. L’interno è veramente straordinario; tutto il complesso – dalle navate, alle volte, al presbiterio – è completamente istoriato con milioni di tessere di mosaico. Mai visto nulla di simile. Debbo dire però che a me è parsa un poco buia. Forse troppa polvere sopra il mosaico e forse l’esigenza di una ripulita per dare lucentezza e colore alle “tessere”.
Dopo, siamo saliti ad ammirare gli splendidi Cavalli di San Marco in materiale bronzeo, racchiusi in una stanza (sostituiti sul balcone da copie) pagando un obolo di 5 euro. Dal grande balcone ci siamo poi affacciati su piazza San Marco per goderne lo spettacolo dall’alto. La vista è di grande impatto emotivo per la bellezza e l’armonia dei palazzi, dei loggiati con a fianco il possente campanile, delle movenze dei gruppi di persone che tracciano il cosmopolitismo di una città mondiale.
Al rientro, nel tardo pomeriggio, decidiamo di spostarci a Passariano, frazione del comune di Codroipo, dove ci attirano la Villa Manin – l’ultimo doge – e la visita della mostra di “pittografia” dedicata all’Avanguardia Russa. (Fine prima parte)
Ora una breve rassegna di foto.