La circonvallazione per la città di domani.
Verso le prossime elezioni amministrative: La circonvallazione per la città di domani. Con questa breve nota affronto il quarto dei 5 temi che vorrei suggerire come cittadino a quanti si proporranno di governare Castel Bolognese. Gli articoli precedenti sono stati:
– Castel Bolognese, cosa vorremmo dalla prossima amministrazione;
– Una comunità attiva e in salute;
Il tema della circonvallazione, che resta al primo posto, va visto chiaramente nella prospettiva della qualificazione e dello sviluppo di Castel Bolognese e sotto l’aspetto della tutela della salute dei cittadini. Depotenziare la via Emilia dal traffico pesante e da quello di attraversamento, a lunga percorrenza, significa la possibilità di ridefinire il volto di Castel Bolognese. La via Emilia, ristrutturata e con parcheggi per le soste brevi, potrà rappresentare un nuovo volano di sviluppo. I portici potranno essere valorizzati e di conseguenza, le attività artigianali e commerciali, potranno svilupparsi, sotto l’impulso di una “città bella” capace anche di attrarre i tanti turisti legati alla scoperta dei tesori dei piccoli centri.
In secondo luogo, la circonvallazione, adeguatamente raccordata con il nuovo casello autostradale a Castel Bolognese, valorizzerà senza ombra di dubbio la nostra zona industriale, che potrà candidarsi ad una nuova fase di sviluppo, in collegamento con i punti di eccellenza esistenti. A questo proposito in giro circolano valide idee che certamente non saranno sfuggite, anche nella prospettiva delle prossime elezioni amministrative.
Ma Castel Bolognese, come potrà essere dotato di questa opera essenziale, che costa 35-40 milioni, considerata la sua assenza di peso politico nelle sedi istituzionali che contano? Questo è il problema. Un problema difficile da ovviare, un problema che possiamo sperare possa essere risolto, ad una sola condizione: quella di avere un sindaco o sindaca, coraggiosi e disposti ad assumersi maggiori responsabilità.
Per la circonvallazione di Castel Bolognese, un sindaco coraggioso, dovrebbe battersi energicamente e con continuità presso tutte le sedi e con tutti gli argomenti a disposizione. Fra i quali, al centro, il tema della tutela della salute dei cittadini. I problemi principali sono la concentrazione delle polveri sottili e il rumore eccessivo. Si sa che la legge tutela la salute e disciplina quegli aspetti. Occorre che il nostro nuovo sindaco, o sindaca, intervenga con i poteri che la legge gli concede, perchè i termini di legge su polveri e rumore siano rispettati, disciplinando adeguatamente lo scorrimento del traffico. Questa, indubbiamente, sarà una buona, nuova, arma per convincere le istituzioni a realizzare l’opera essenziale per la vita di Castel Bolognese e dei suoi cittadini.
Certamente..la via Emilia è una discarica,una cloaca maxi ma,come dicevano gli antichi.ma purtroppo il problema del traffico non si risolve costruendo altre strade.Come le statistiche dimostrano,più strade e più traffico…questa è una costante matematica ,oramai verificata.
X diminuire il traffico occorre riconsiderare l’intera filosofia e riscrivere le politiche del nostro modo di vivere!!il territorio è da salvaguardare le risorse sono limitate..basta con la droga della libertà di muoversi un culto suicida!!
Aggiungo che serve immediatamente mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali. Due incidenti mortali in centro non sono tollerabili. Il secondo passo sarà fare il progetto definitivo e qui bisogna bussare alla porta della Regione e Provincia. Bussare forte e ripetutamente.
Poi ci sarà la partita dei milioni di euro per la realizzazione.