Via Biancanigo da mettere in sicurezza
Il comune di Castel Bolognese ha annunciato con un comunicato pubblico, ampiamente ripreso dalla stampa, che giovedì 3 novembre “sarà chiusa al traffico” via Biancanigo per “importanti lavori di asfaltatura e messa in sicurezza”. Tutti siamo stati ben felici. Peccato che non sia risultato vero.
E’ ben strano come possano accadere simili “infortuni”, sui quali i cittadini, abituati a ben altro, sorvolano, salvo poi accrescere la loro dose di qualunquismo verso le istituzioni e la politica. Senza contare poi che, precedentemente, sono stati apposti molti cartelli gialli che ci informavano che fin dal 20 ottobre si sarebbe chiusa via Biancanigo. Forse sarebbe bene evitare simili infortuni e, soprattutto, quando accadono, sarebbe necessario spiegarne la ragione con le medesime procedure con cui è stata divulgata la notizia originaria.
Si tratterà di un disguido, vedremo. Casomai i lavori cominceranno già da lunedì prossimo, e tutto sarà bene quel che finisce bene. E’ importante che l’asfaltatura di via Biancanigo avvenga. Così si darà finalmente una risposta alle lamentele dei cittadini della valle del Senio che principalmente la percorrono e certamente anche di tanti castellani. Sarà un bel sollievo anche per i cicloturisti di tutta la provincia a partire da Gaetano di Cotignola che tutte le volte che mi vede, mi ricorda: “ma quella strada, quando l’asfaltate?”
Personalmente però continuo a pensare che, avendo quel tratto di strada una valenza chiaramente intercomunale, sarebbe stato opportuno insistere affinchè fosse stata presa in carico dalla Provincia. Il problema era già stato posto e l’assessore – quello passato – non si era buttato via, anzi. Casomai per poi destinare quelle risorse alla piazza.
Detto questo, che però agli effetti pratici non conta nulla, una cosa vorrei dirla. Ricordo che, nel corso della mia esperienza di assessore alla viabilità, i tecnici comunali hanno sempre affermato che in inverno, per le particolari condizioni ambientali, non si poteva asfaltare. Si doveva asfaltare solo in estate, quando il catrame attecchisce nella giusta misura. Ricordo che, anche sulla base di questa considerazione tecnica, slittò l’asfaltatura di via Giovanni XXXIII. Ma cosa è cambiato negli ultimi anni? Una nuova tecnologia per il bitume? Mi chiedo anche, nell’ipotesi che l’asfalto di via Biancanigo “non tenga”, chi pagherà il danno? Sarebbe bene avere chiarimenti e chiare assunzioni di responsabilità.
Rispetto all’obbiettivo, giusto, della messa in sicurezza della via Biancanigo, sarebbe interessante sapere se la pista ciclopedonale attigua a via Biancanigo e collegata col quartiere Bangela, che attualmente termina nel nulla, potrà essere collegata con questo investimento (120.000 euro) al sistema più complessivo delle piste ciclabili di Castello, verso la via Emilia e verso viale Roma, come logica comanda. Mi chiedo poi se, per messa in sicurezza, si intenda anche adottare tutte quelle misure necessarie per controllare la velocità degli automezzi in transito con misure non palliative, ma veramente efficaci.