Nucleare in discussione
E’ davvero straordinario. Mentre tutti gli Stati del mondo s’interrogano sulla sicurezza del nucleare. Mentre molti Stati hanno assunto decisioni immediate di cautela e di restrizione. Mentre qualche autorevole economista già afferma che dopo il terremoto del Giappone il nucleare è finito. I nostri governanti, a partire dal ministro per l’Ambiente, continuano, spocchiosamente, a ripetere che loro andranno avanti col programma nucleare in Italia, come se nulla fosse accaduto.
Per fortuna, anche i cittadini avranno la parola. Potremo fermarli con il referendum. Ri-ricordo che sarà indetto con ogni probabilità il 12 giugno e che la sfida principale sarà sul raggiungimento del quorum. Infatti, si teme che i nostri governanti vorranno ascrivere a loro favore, quindi a favore del nucleare, quel 30 e passa percento di cittadini che ormai non vanno più a votare per qualsiasi elezione. Di conseguenza, punteranno al non voto perchè non si raggiunga il quorum del 50% dei votanti, invalidando così il referendum. Occorre quindi fin da ora organizzarsi per andare a votare, ma anche sensibilizzare e invitare tutti ad andare a votare.
Ciao Domenico, in Francia come in Italia, se ne sontono dire di ogni, da parte di vari politici e governanti…
Tale Paolo Romani (…ministro italiano dello Sviluppo economico), avrebbe detto: “Tutti i paesi europei hanno centrali il 19% dell’energia che consumiamo in Italia è prodotta dal nucleare, è inimmaginabile tornare indietro su un percorso già attivato”, “… è inimmaginabile tornare indietro su un percorso già attivato…”
Sono allora andato a vedere chi è sto “Romani”, e ho trovato qui alcune informazioni:
http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Romani
Ma come può un tipo del genere permettersi di esprimere opinioni simili?