La TracMec non deve andare in Cina
Difendere il posto di lavoro e la dignità dei lavoratori.

Stamane sono tornato indietro nel tempo e mi sono trovato a Mordano, in via Selice, davanti alla TracMec dove i lavoratori stanno presidiando la fabbrica per difendere il loro posto di lavoro e la loro dignità.
La TracMec è un’azienda metalmeccanica con 45 dipendenti, che produce basi cingolate pneumatiche per trivelle semoventi. Un prodotto che guarda al futuro, manodopera specializzata, una ubicazione strategica.
La proprietà è tedesca, un ricco magnate del settore immobiliare. E’ accaduto che mentre i lavoratori e i Sindacati si aspettavano un buon contratto aziendale, la proprietà ha loro detto che quell’attività veniva spostata in Cina e che loro erano tutti licenziati. Fine.
Sconcerto tremendo, ma risposta immediata: presidio permanente dei cancelli. Nulla esce se prima non c’è un accordo che garantisca lavoro e dignità.
Sono partite le iniziative sindacali e la solidarietà. La tenda davanti ai cancelli è diventata meta di un pellegrinaggio di persone che sostengono la lotta dei lavoratori.
L’esperienza mi dice che partire è abbastanza facile, difficile è durare e possiamo ben comprenderlo. Però devono farcela, quello sciagurato disegno non deve passare. Tutti ci rimetteremmo.
Allora stiamo vicino a questi lavoratori e ai loro Sindacati, andiamoli a trovare, portiamo loro conforto e speranza. Devono farcela.
Sono a Mordano, in via Selice, 10/C.