Castel Bolognese

Nevicava sangue

Eraldo Baldini
Eraldo Baldini

E’ stato un grande piacere ascoltare ieri sera Eraldo Baldini, parlare della guerra napoleonica di Russia, presentando il suo ultimo libro: Nevicava sangue. Non conoscevo Eraldo Baldini, se non tramite Facebook, o per averne sentito tessere le lodi da Marescotti. Ascoltandolo, ho ricavato l’idea di una persona colta, brava e simpatica.

Il libro tratta della disastrosa guerra di Russia promossa da Napoleone nel 1812, conclusasi con una vera e propria disfatta. Baldini ne racconta la storia sulla base di una sua approfondita ricerca documentale, interpretata nella finzione del libro da uno dei 70.000 soldati italiani che fecero parte della famosa Armata. Dei quali, si stima, ne tornassero meno di mille.

Chi di noi sapeva che 70.000 italiani avevano partecipato a quella guerra? Credo molto pochi, anche perché a scuola non se ne parla (che io abbia saputo e sappia). E chi di noi conosce il contesto in cui maturò quella grande partecipazione, coatta, da parte di questi nostri connazionali, in massima parte presi dai ceti più diseredati. Parteciparono anche molti romagnoli, alcuni anche devoti di Napoleone, salvo poi ricredersi in fretta. Forse, qualora riuscissimo a percorrere la storia delle nostre famiglie, potremmo trovare qualche avo morto e ancora disperso nelle steppe sconfinate della Russia.

Il libro ci fa conoscere una tragedia immane, che rappresenta anche un pezzo di storia del nostro Paese, ai più sconosciuta.
Ecco quindi il grande valore dell’opera di Eraldo Baldini. Unito alla piacevolezza di una prosa colta e ricca. Avvincente.
Se qualcuno è a corto di idee per le prossime Feste, questo libro sarà certamente un buon investimento.

L’ultimo lavoro dello scrittore è stato presentato nella libreria Moby Dik di Faenza (via xx settembre) con il piacevole corollario dei Cultunauti che hanno letto alcuni fra i passaggi maggiormente significativi.

Concludo con un pensiero rivolto all’autore: sarebbe bello se fosse disponibile a venire anche a Castel Bolognese a presentare questo suo ultimo libro. Potremmo così godere di un ottimo contributo al panorama delle iniziative culturali della città.

2 commenti

  1. Caro Domenico, anch’io ho letto il libro di Eraldo Baldini e ne ho ascoltato le parole nell’incontro che abbiamo organizzato come PD casolano nell’Officina dei Libri, allestita nell’ex ferramenta Conti dal 7 al 24 dicembre. E’ un libro bellissimo che merita di essere raccontato come tu hai fatto, che parla della Romagna rurale così come è rimasta – praticamente immutata – fino alla soglia degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso; … e parla della guerra, della tragedia dell’invasione napoleonica della Russia, non dissimile – se non per i mezzi di trasporto – da quella vissuta da migliaia di giovani italiani mandati al massacro, in quelle stesse terre, 130 anni dopo, da Benito Mussolini e dal regime fascista.
    Una sola osservazione… Il Baldini che cita spesso Ivano Marescotti, non è Eraldo ma Raffaello, lo straordinario poeta santarcangiolese morto a Milano nel 2005.

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