Lo scadalo dei sottopassi ferroviari
Lentamente, la verità viene a galla. I due sottopassi ferroviari a Castel Bolognese sono ancora chiusi – e chissà ancora per quanto tempo – perché sono stati costruiti non a norma: non sono state previste nel progetto esecutivo le opere previste per legge per il deflusso delle acque meteoriche. Quello che sconcerta è il fatto che già prima dell’entrata in funzione del primo sottopasso – quello di via Borello -, questo aspetto era venuto alla luce e fu la causa dei pesanti ritardi nella sua entrata in funzione.
Rimediata la situazione al Borello, pare poi ci si sia dimenticati di affrontare la questione, nei tempi e nei termini dovuti, per gli altri due sottopassi. Tanto che pare ci si sia posto il problema solo a lavori ultimati. Con il risultato che i lavori sono terminata, ma i sottopassi restano chiusi in attesa dei nuovi lavori di adeguamento e messa a norma. Tutto questo sta provocando forti disagi a tanti cittadini residenti a nord della ferrovia e al traffico veicolare verso la via Emilia.
Non solo. Bisognerebbe porsi anche qualche domanda. Parrebbe compito anche di una opposizione vigile ed attenta occuparsi di queste cose, ma a Castel Bolognese purtroppo non accade. Sarebbe il caso di sapere chi ha sbagliato, chi non ha controllato e come verranno ad essere risarciti i cittadini che stanno ricevendo danni notevoli per le altrui negligenze.
ALL’ARTICOLO GIA’ APPARSO NEL CORRIERE DI ROMAGNA E RIPRODOTTO IN FECEBOOK CHE DENUNCIA QUESTA SITUAZIONE,HO GIA’ ESPRESSO IL MIO PARERE CHE COINCIDE MOLTO CON QUELLO DI SPORTELLI.