Via Emilia, troppo pericolosa
Ieri l’altro a Castel Bolognese, davanti al nuovo Conad, un’anziana donna è stata falciata da un‘auto, mentre attraversava sulle righe pedonali. Ieri un giornale scriveva che i Vigili Urbani stavano indagando per capire se la donna stesse attraversando a piedi o in bicicletta.
Scusate, ma non mi pare sia questo il punto. Il punto è che la via Emilia è pericolosa, e che non si fa abbastanza per metterla in sicurezza. E non si fa abbastanza perché temo che molti siano portati a pensare, come per un riflesso condizionato, alle ragioni dei più forti. Vediamo il perché.
1. La via Emilia, nel suo tratto che taglia il centro castellano, è l’unica strada che viene regolarmente asfaltata e resa scorrevole.
2. Ci sono postazioni velox (che costano ai contribuenti), inattive quasi tutto l’anno – con il dubbio che vengano attivate per breve tempo e per ragioni di bilancio (se non è vero ci saranno dati oggettivi a dimostrarlo).
3. Nessun attraversamento pedonale è munito di isola salva-pedoni e ciclisti.
4. Il limite di velocità (40 km orari non viene rispettato e tanto meno controllato (se sbaglio mi si dirà quanti controlli effettuati, in quale arco di tempo e quante infrazioni rilevate).
5. Per non avere voluto disciplinare le soste, si è preferito tenere formalmente attivo un divieto, ma di fatto consentirle.
6. I tempi degli attraversamenti semaforici sono a netto svantaggio dei cittadini castellani che si immettono o che attraversano la via Emilia.
7. Non esiste un controllo sistematico dell’inquinamento da gas di scarico e acustico, quando si ha il ragionevole dubbio che quei fattori di rischio stiano pesantemente colpendo la salute dei cittadini castellani; si può pensare sia anche questo un tributo pagato alla lobby degli autotrasportatori e degli automobilisti?
8. Da anni non si conoscono i dati del traffico, nonostante a suo tempo fosse acquistata un’apposita attrezzatura (pagata dai cittadini) atta a tale scopo.
9. Ci sono in giro burloni che sostengono che l’apertura di un nuovo casello autostradale a Castel Bolognese, diminuirà il traffico nella via Emilia, senza che nessun castellano abbia il coraggio o la voglia di contrastarlo.
10. Da tempo non si ha notizia di controlli notturni e di controllo della prostituzione di strada, che sappiamo essere causa, fra altre cose, di molti incidenti.
11. Non si ha notizia di come si voglia sistemare la viabilità di fronte ai due distributori sorti alle porte di Castel Bolognese, oggi particolarmente pericolosa. Domanda: perché a Castello non si fa come a Granarolo Faentino dove, a fronte di analoga situazione si è deciso di impedire gli attraversamenti della strada?
12. Negli ultimi anni non si è fatto nulla per proteggere maggiormente gli utenti deboli nel tratto della via Emilia (tornerò su questo punto per fare delle proposte).
13. Sono almeno quattro anni che non si parla di variante della via Emilia a Castel Bolognese, quando è stato deciso di fare quella di – udite/udite – Toscanella, come compensazione del disturbo recato a quella frazione per il fatto che anche a Toscanella si farà un nuovo casello autostradale.
Credo ce ne sia abbastanza per essere insoddisfatti e per chiedere un deciso cambio di rotta della politica locale su questo delicato tema.
Ps – Oggi la stampa ci informa che la signora investita sulle righe pedonali, ricoverata con codice rosso, si è aggravata.
il problema della viabilità a C.Bolognese fu uno dei primi problkeòi che affrontai quando fui eletto Sindaco nel 1975.La documentazione è in Comune.Nel 1985,poco prima delle mie dimisssioni,l’ANAS mi comunicò ,a seguito del soddisfacimento da parte nostra dellesue richieste,con lettera prot.35093-22.4.1985 ,testualmente; “CHE QUESTO UFFICIO HA IN CORSO DI REDAZIONE IL PROGETTODI MASSIMA ED ESECUTIVO ” e che la variante rientra nelle previsioni del piano decennale della viabilità di grande comunicazione ” ALLORA I SOLDI CERANO Resto del parere che il cambio poi del percorso da parte del Comune sia stato un errore e che ha portato poi tutte le successive scelte.Nulla toglie però si debba continuare la battaglia per la circonvallazione.