Auguri Lauretana (1907)
Ho conosciuto Lauretana Castellari nei primi anni settanta, quando, allora giovane sindacalista, lavoravo alla Camera del Lavoro di Castel Bolognese. A quei tempi la Camera del Lavoro aveva una funzione decisiva per la tutela previdenziale ed economica delle lavoratrici e dei lavoratori. Era quindi molto benvoluta e molto frequentata.
Lauretana, che a quei tempi lavorara negli “stracci”, da Bellosi, era fra le prime all’inizio dell’anno a venire a rinnovare la tessera della Cgil. Poi chiedeva le tariffe – lavorava nel settore del commercio – e capivo che nel suo caso non erano rispettate. La sua vita di lavoratrice doveva essere grama, ma la viveva con dignità. Aveva sempre il fazzoletto alla testa; già allora mi sembrava anziana.
A noi giovani del sindacato, appariva come una persona buona, gioiosa tenace e volitiva. Lavorava duramente e si batteva per il riconoscimento dei propri scarsi diritti. Ci appariva socievole e simpatica.
Ho reincontrato Lauretana dopo oltre quarant’anni, quando nei primi anni del duemila, nel corso della mia esperienza di asessore comunale, andavamo a salutarla per porgerle gli auguri di buon Natale. Era ancora in gamba, cucinava; pareva quasi accudire ancora con amorevole cura la propria figlia, oramai ottantenne che viveva con lei.
Da quando ho conosciuto Lauretana, sono passati più di cinquant’anni. Oggi Lauretana compie 106 anni; è in forma, lo spirito è come quello di una persona che pensa che di lei si siano dimenticati. Glielo auguro di cuore. Lunga vita a questa nostra bella, dolce vecchina.