Corruzione al Ministero dell’Agricoltura e ipotesi di truffa al Meeting di Rimini
Stamattina i giornali riportano due episodi di cronaca nera nel mondo della politica che fanno scalpore. Non più di tanti altri, purtroppo. Gli uni e gli altri, a testimoniare del bisogno di polizia morale e di rispetto delle regole di cui abbiamo bisogno in Italia. E di quanto sia importante il ruolo che ognuno di noi avrà, quando fra pochi mesi dovrà votare per decidere il destino dell’Italia.
Gli episodi di cronaca riferiscono di arresti di massa, 11 alti dirigenti, al ministero dell’Agricoltura, e di una indagine per truffa, con sequestro milionario di beni, a carico dei gestori del Meeting per l’Amicizia fra i popoli di Rimini; uno dei tanti castelli costruiti dalla Compagnia delle Opere, alias Comunione e Liberazione.
Questi episodi suscitano profonda indignazione e soprattutto stupore, per la rilevanza delle strutture investite e perché le somme truffate o distratte, oltre che ingenti, paiono essere a carico dello Stato e di altri Enti pubblici. Ancora, in questi casi, ci si chiede come può essere possibile che lo Stato e gli Enti pubblici che hanno elargito denari a quelle strutture non abbiano avuto sentore di losco, non abbiano fatto controlli e chiesto adeguate garanzie? Ancora una volta è dovuta intervenire la Magistratura.
Indigna il fatto che l’apparato dirigente del Ministero dell’Agricoltura, sia da anni pervaso dalla corruzione, indigna il fatto che i ministri del Centro destra non si siano accorti di nulla. L’agricoltura è uno dei fondamenti della nostra economia, tocca tutto il territorio nazionale. Ad essa si associano importanti tematiche a ambientali e relative al benessere e alla qualità della vita. Gode di buona stampa, è un comparto visto con simpatia da tutti. Sapere che i gangli vitali che lo regolano, come appunto il Ministero, è pesantemente inquinato dalla corruzione è riprovevole.
Il Meeting di Rimini è uno di quei santuari al quale gran parte dei potenti del nostro Paese si sono genuflessi. Dai Presidenti della Repubblica, ai tantissimi Sindaci. Personalmente mi sono sempre chiesto quali fossero le vere ragioni di questa enorme partecipazione, o piaggeria che dir si voglia. Ritenendo che di fatto si tratti di una manifestazione politica di parte, promossa dalla Compagnia delle Opere, che sempre più appare (vedi anche il caso Formigoni-Lombardia) la potentissima struttura economico-affaristica di Comunione e Liberazione. Un movimento che per certi aspetti appare relazionare la religione e la carità agli affari. Un santuario, il Meeting di Rimini, che certamente non ha mai odorato di sinistra, ma al quale tanti dirigenti, anche comunisti ed ex comunisti, si sono avvicinati a capo chino. In modo tale da indurre a ritenere, non si sa se a torto o a ragione, che in ballo ci siano stati tanti voti e il potere.
E’ davvero tanta la strada da fare in questo nostro disastrato paese.