Ecco la centrale a biomasse a Castel Bolognese
E’ caduto il velo. Oggi il Resto del Carlino ci informa del progetto per la costruzione di una centrale a biomasse a Castel Bolognese. Esattamente si parla di un biodigestore. Per approfondire la conoscenza del biodigestore, cliccate.
A più riprese in questo sito ho parlato della questione delle centrali a biomasse, se non altro per un dovere di informazione. Per valutare l’impatto la prima cosa da fare è avanzare domande, perchè dalle informazioni di oggi non si capisce granchè.
Le due domande preliminari sono: quale potenza energetica sarà prodotta dalla centrale (megawatt), cosa digerirà e in quale quantità, ossia da quale/i prodotti sarà alimentata (la parte umida dei rifiuti urbani, deiezioni animali, prodotti agricoli come il mais, ecc.). Dopo avere avuto risposta a queste due domande, si dovrà/potrà porne altre. Poi sarà possibile discutere nel merito, sapendo che le comunità locali e i loro organi di governo potranno, eccome, dire la loro.
Dico solo che la cosa era ampiamente prevista per alcune semplici ragioni. I guadagni per chi investe pare siano sicuri e ingenti (ho letto di un milione di euro all’anno per una centrale delle più piccole). La normativa nazionale e regionale pare inadeguata rispetto alla mole, forse non prevista, della richiesta di autorizzazioni. Sono oltre venti gli impianti in arrivo in provincia e chissà quanti altri in gestazione?
Va anche detto che questi impianti non rappresentano il male in generale e tantomeno per l’ambiente. Anzi, in qualche caso possono anche produrre un saldo ambientale positivo. La questione vera è che occorre discutere, che qualunque sito non va bene, che la scelta non può calare dall’alto. Per ragioni intuibili penso che per Castel Bolognese i problemi siano tanti. Ma prima di parlarne, occorre essere meglio informati.
A giorni (forse domani) pubblicherò un lavoro di studio e approfondimento dell’argomento in provincia di Ravenna, che potrà aiutare a capire meglio le varie problematiche.
@mauro
Alcuni cittadini di Castelbolognese hanno già contattato il comitato di granarolo e potremmo aggiungerci a tutti voi.
Purtroppo qua le notizie sono arrivate da poco e sappiamo poco ma è probabile che nasca a breve un comitato.
Cristina
Coraggio cittadini,
sono il portavoce del comitato contro il digestore anaerebico a combustione per produzione di
energia elettrica di savarna(ra),un vero e propio ecomostro se costruito di tali dimensioni e da 2mesi stiamo lottando contro comune,provincia e regione per tutelare la nostra salute ed il nostro territorio,cosa che dovrebbero fare loro.
Siamo quasi arrivati al punto di fare ricorso al TAR tanto poi a fine anno gli incentivi verranno ridotti o addirittura
eliminati e la nuova normativa regionalei limita tali disastri contro natura nella nostra provincia.
Vi posso consigliare,se interessati,di contattare noi oppure il comitato di granarolo a voi piu’vicino.
Per informazioni serie cercate:
-sgonfiailbiogas.it oppure
-biodigestoresavarna.forumfree.it
Non rassegnatevi,siamo milioni nelle vostre condizioni,difendete anche voi la vostra salute ormai compromessa e il vostro territorio maltrattato.